Tra sacro e profano

Sku
978-88-6274-556-7
30,00 €
Saggi di filologia varia
Autore: Concetto Del Popolo
Isbn: 978-88-6274-556-7
Collana: Scrittura e scrittori Serie Monografica / ISSN 2611-612X
Quick Overview
Saggi di filologia varia
Tra sacro e profano
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-556-7
Numero in collana28
CollanaScrittura e scrittori Serie Monografica / ISSN 2611-612X
AutoreConcetto Del Popolo
PagineXII-376
Anno2014
In ristampaNo
DescrizioneTra sacro e profano
Sigle e abbreviazioni ricorrenti • Premessa • Fonti • PARTE PRIMA: ONOMASTICA LETTERARIA: Il nome nella poesia religiosa • Mutans Evae nomen • ‘Ave-Eva’: parole e figure • Nominati ed anonimi negli Esempi del Passavanti • L’occasione fa… il nome adatto • Nec ultra vocabitur nomen tuum Abram • ‘Fra Fazio’: l’Aretino e Manzoni • PARTE SECONDA: SACRE RAPPRESENTAZIONI: L’Annunziazione di Feo Belcari: ‘fonti’ e ‘citazioni’ • Una ‘drammatica’ Lamentatio Virginis • Distinctio, emendatio, interpretatio • PARTE TERZA: PROSAANTICA: Per il Novellino • Osservazioni sul Trecento novelle • Lacerti dei Fiori e vita di filosofi • PARTE QUARTA: VARIA: Intrecci agiografici: eremiti ed altri • «Io dissi dianzi il Te lucise la ’Ntemerata» (Dec. VII, 1.20) • Un’altra redazione di Rayna possentissima • Non solo… parafrasi • Sestina con cesura obbligata in due poemetti • Leggere un’immagine • Indice dei mss. e delle stampe antiche • Incipitario delle opere anonime • Indice retorico-linguistico • Indice di nomi
Sacro e profano: due aggettivi sostantivati che inscindibilmente si intrecciano nella nostra civiltà occidentale, attingendo l’uno dall’altro: parodia, imitazione, contrapposizione, fonti e tutto ciò che l’opera dell’uomo ha prodotto, non solo come letteratura (alta e bassa, colta e popolare ormai scritta o a tutt’oggi – ma ancora per quanto? – orale), e anche le cosiddette arti visive. Badando al particulare, allo stile, alla metrica, al significato nascosto nei nomi, alle forme grammaticali inusitate, si cerca di riscoprire il senso di ciò che leggiamo o vediamo, nei limiti delle nostre possibilità, per recuperare ciò che il tempo ha in parte oscurato. A questo servono, pure, gli strumenti filologici.

Concetto Del Popolo (Linguaglossa, 1946) insegna Filologia della letteratura italiana presso la Scuola di Scienze Umanistiche, Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino. Si è occupato soprattutto di letteratura dei primi secoli (Laude fiorentine. Il Laudario della Compagnia di san Gilio, 1991; Mar-cu di Grandi, La Resurressioni, 2000; «Noi leggevamo un gior-no…». Parole lingua esegesi, 2011), di onomastica, di problemi di metodo filologico, di storia di parole, di elementi di grammatica storica.