Testimonianze e frammenti

Nell’Atene del V secolo politica e mito costituiscono un binomio inscindibile: proporre una delle potenzialmente infinite varianti del mito significa offrire una propria interpretazione della società e della storia. Scarsissime e confuse sono le testimonianze sulla personalità di Ferecide di Atene e sull’epoca in cui visse e compose la sua opera; indicata talora con il generico titolo di ÔIstorivai, essa fu in seguito divisa in dieci libri, di cui si sono conservati circa duecento frammenti per lo più di carattere genealogico. Alcuni indizi interni e, più in generale, il modo in cui vengono trattati i miti relativi ad Atene pongono le genealogie ferecidee in relazione con l’epoca di Cimone, del quale probabilmente l’autore condivideva le scelte politiche e culturali. Il legame dell'opera con gli anni ’70 del V secolo a.C. non soltanto emerge da alcuni elementi della trattazione del mito, ma si riflette anche nella struttura dell’opera, di cui viene qui proposta un’ipotesi di ricostruzione. In questo volume, i frammenti sono stati riordinati in modo da attribuire, in via ovviamente del tutto ipotetica, ogni frammento al contesto narrativo che doveva essergli proprio; il testo è tradotto per la prima volta in una lingua moderna e accompagnato da note che illustrano le peculiarità della versione mitica di Ferecide, il possibile inserimento di ciascun frammento nel tessuto narrativo, i problemi testuali, le caratteristiche stilistiche. Il lavoro è accompagnato da tavole di con­cor­danza, da un glossario dei termini che compaiono nelle citazioni letterali e da un indice dei nomi mitologici.