Testata d’angolo

Maggiori Informazioni
ISBN	88-7694-845-7
Numero in collana	05
Collana	La linea d'ombra Nuova Serie. Sezione prima: poesia
Autore	Eugenio Gino Vitali
Pagine	136
Anno	2005
In ristampa	No
Descrizione	Testata d’angolo

Abstract

Dopo dieci anni di silenzio quasi totale, con questo nuovo libro Vitali ci offre una sofferta raffigurazione della contemporaneità, un’acuminata e lucida lettura dei significati dell’esistenza in raro equilibrio tra lirismo e ricerca della verità. Temi civili, evocazioni oniriche e profetiche, citazioni autobiografiche, affondi universali restituiscono in questi versi il passaggio a tutt’oggi più compiuto e maturo della poesia di Vitali. Una testimonianza sul destino umano siglata da un linguaggio radicato tra denuncia e riscatto, tra negazione e speranza, dove vita e morte in un disegno comune si equivalgono.

Biografia

Eugenio Gino Vitali, nato a Ravenna nel 1934, è autore di numerose opere poetiche fra le quali: A interminabili piogge (Rebellato 1965), con presentazione di M. Agostino Bolognesi, Premio Internazionale di Poesia “Riviera dei Marmi”; Il vento della tartaruga (Cappelli 1973), con presentazione di Giorgio Bàrberi Squarotti; Ravenna la durata di un trapasso (Edizioni del Girasole 1981), con introduzione di Claudio Marabini, illustrazioni di Carlo Zauli, selezionato al Premio “Via-reggio”, 1982; Concerto atomico (Cappelli Editore 1984), con presentazione di Giorgio Bàrberi Squarotti, Premio Speciale “Dino Campana”; Concertomico (Editore Campanotto 1985), poesia visiva, con presentazione di Roberto Roversi; Tesi d’amore (Edizioni Elleemme 1987), con presentazione di Maria Luisa Spaziani; Nel codice delle notti (Genesi Editrice 1987), con presentazione di Sandro Gros-Pietro; Ghenes (Edizioni dell’Orso 1992); Galileo (Edizioni del Girasole 1995), con nota di Roberto Roversi, vincitore del Premio “Nelle Terre dei Pallavicino”; Gli occhi del tempo (Edizioni Mobydick 1999), con presentazione di Giovanni Nadiani. Vitali è l’autore del ‘Libro da affissione’, apparso sui muri di diverse città italiane dal Veneto alla Sicilia. Tale esperimento è stato ripreso in Italia e all’estero da altri poeti.