Studio su Nearco di Creta
ISBN | 978-88-6274-643-4 |
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Numero in collana | 11 |
Collana | Studi di Storia greca e romana / ISSN 2283-0804 |
Autore | Veronica Bucciantini |
Pagine | 252 |
Anno | 2016 |
In ristampa | Sì |
Descrizione | Studio su Nearco di Creta |
L’eccezionalità di un’impresa che portò i Greci a conoscere la rotta dalla foce dell’Indo al Golfo Persico è verosimilmente all’origine del fatto che il racconto della navigazione sia giunto fino a noi. La rilevanza – immediatamente percepita – di questo periplo sembra, peraltro, aver offuscato il resto delle attività di Nearco e anche della sua opera letteraria, che doveva comprendere il racconto di eventi precedenti, contemporanei e diversi dalla navigazione. Nel volume si è cercato di ricostruire la genesi, le fasi e la motivazione dello scritto nearcheo, che trova in evidenti e ricercati richiami omerici una chiave di interpretazione, volta ad avvicinare quello del Cretese al nostos odissiaco. A una forma letteraria che vuole sottolineare la valenza epica dell’impresa corrisponde la piena consapevolezza, da parte dell’autore, dell’importanza di aver trasformato l’Oceano Indiano da Mare incognitum a cognitum. Nel processo di ampliamento degli orizzonti geografici e culturali provocato dall’impresa di Alessandro, l’opera di Nearco segna dunque una tappa fondamentale e consente anche di comprendere quanto e come il racconto degli storici di prima generazione possa aver avuto una rilevanza storico-politica nella rilettura, in tempi immediatamente successivi alla morte del Macedone e più lontani da essa, di eventi destinati a cambiare la storia e la concezione dei rapporti Oriente-Occidente.
Veronica Bucciantini è Dottore di ricerca in Storia Antica (Università degli Studi di Firenze 2006), ha svolto attività di ricerca presso il Department of Classics della Brown University di Providence, ed è stata collaboratrice scientifica al Präsidialbüro del Deutsches Archäologisches Institut di Berlin (2008-2011). Successivamente, ha usufruito di una borsa di studio Gerda Henkel presso il Seminar für Alte Geschichte della Albert-Ludwigs Universität di Freiburg im Breisgau (2011-2013). Dal 2008 coordina il progetto di continuazione dell’opera di Felix Jacoby FGrHist V (Die Geographen) e dal 2013 è docente a contratto (Storia Greca) presso l’Università degli Studi di Firenze. Tra i contributi più recenti: Appunti sulla descrizione dell’India nel terzo libro delle Storie di Erodoto, in «Herodots Wege des Erzählens Logos und Topos in den Historien», K. Geus, E. Irwin, T. Poiss (Hrsg.), Frankfurt, 2013; Le annotazioni manoscritte del Decano William Vincent al volume The Voyage of Nearchus conservato nella Westminster Abbey Library, in «Geographia Antiqua», XXII, 2013; Verschiebungen eines Mythos im Mittelmeerraum: Aiaia, die Insel der Kirke, in «Mobilität in den Kulturen der antiken Mittelmeerwelt», E. Ols-hausen, V. Sauer (Hrsg.), Stuttgart, 2014.