Strategie del fantastico
ISBN | 88-7694-576-8 |
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Numero in collana | 07 |
Collana | Musica e letteratura / ISSN 1828-177X |
Autore | Laura Cosso |
Pagine | 324 |
Anno | 2002, rist. 2005 |
In ristampa | No |
Descrizione | Strategie del fantastico |
L’idea che il “programma” della Sinfonia fantastica sia in primo luogo un manifesto poetico; che il “teatro immaginario” di Berlioz spettacolarizzi un’interiorità slacciata dalla coscienza e registrata dall’esterno; che l’esperienza estetica come vertigine, possa direttamente tradursi in intuizione timbrica; soprattutto, che la compresenza di realismo sonoro e tratti visionari propri a una fantasia da alcuni definita “smisurata”, non sia uno dei tanti paradossi del temperamento berlioziano, ma la scoperta linguistica che dà corpo a un’ambiguità di segno, a una inquietudine conoscitiva. Sono questi i presupposti di un libro che indaga il rapporto tra musica e letteratura, non tanto sulla via di pur suggestive comparazioni tematiche, ma nella convinzione che i modi del fantastico, elaborati dalla cultura francese intorno agli anni ’30 dell’Ottocento, suggeriscano all’opera di Berlioz scelte stilistiche e formali, concrete funzioni musicali, virtualità drammaturgiche, denunciandone una matrice poetica affine. L’indagine tocca poi altri fenomeni dell’humus romantico, la ricezione di Beethoven come quella di Goethe, il processo di romanticizzazione che investì tanto il teatro di Shakespeare quanto il Faust. Dove allora i filtri del fantastico inducono Berlioz a reinterpretare il nucleo tragico di Romeo and Juliet o a prefigurare musicalmente, attraverso la “dannazione” voluta per il suo Faust, l’immagine di un infinito materico, estraneo alla misura umana, in cui il soggetto rischia di perdersi.
Laura Cosso ha compiuto studi musicali e letterari, laureandosi con Giorgio Pestelli, ed è docente di Arte scenica presso il Conservatorio di Parma. Affianca attività musicologica e registica, collaborando con istituzioni musicali e teatri. Si è occupata soprattutto di musica del Novecento, anche in rapporto alle correnti letterarie e figurative, e in particolare di Maderna e Berio, con saggi usciti su riviste specializzate e volumi miscellanei (tra cui “Un re in ascolto”. Berio, Calvino e altri, EDT, 1995).