Scritti

Il volume riunisce testi di Emanuele Tesauro, lungo l’arco dalla giovinezza ai giorni estremi, che Maria Luisa Doglio ha rinvenuto e via via pubblicato dal 1968 in poi. Testi ormai riconosciuti di grande rilievo. Come il singolare dramma in prosa Il libero arbitrio, esperimento d’avanguardia per mettere in scena una delle questioni più dibattute della trattatistica gesuitica. Come il quasi sconosciuto ‘ragionamento sacro’ Le due croci, anello di raccordo tra l’Idea delle perfette imprese e il Cannochiale aristotelico. Come l’apologia L’Italia vindicata, con l’affermazione del primato del Cannocchiale e l’accusa di plagio all’Art des devises del Le Moyne. Come le Memorie istoriche di Asti, redatte per il Theatrum Sabaudiae. Come i polemici attacchi a ministri e storiografi di corte. Come la silloge di lettere degli anni più tardi. Questi Scritti vengono oggi offerti non solo per essere letti nel loro insieme, ma con la speranza che possano ancora anticipare edizioni di altre opere del massimo teorico dell’estetica barocca.