Riscrivere gli Antichi, riscrivere i Moderni

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88-7694-594-6
35,00 €
e altri studi di letteratura italiana e comparata tra Quattro e Ottocento
Autore: Luciana Borsetto
Isbn: 88-7694-594-6
Collana: Contributi e proposte ISSN 1720-4992
Quick Overview
e altri studi di letteratura italiana e comparata tra Quattro e Ottocento
Riscrivere gli Antichi, riscrivere i Moderni
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-594-6
Numero in collana57
CollanaContributi e proposte ISSN 1720-4992
AutoreLuciana Borsetto
Pagine424
Anno2002
In ristampaNo
DescrizioneRiscrivere gli Antichi, riscrivere i Moderni
Riscrivere gli antichi dal tardo Quattrocento al Settecento, i moderni dal Classicismo rinascimentale all’Ottocento romantico: queste, nel loro libero intrecciarsi, le direttrici fondamentali della sequenza storica proposta nella prima parte del volume. Gli studi che la compongono si aprono con il biblico libro di Giuditta, che, rinarrato in forma di cantare dalla rimatrice fiorentina Lucrezia Tornabuoni intorno la seconda metà del XV secolo; in forma di poema, a distanza di pochi decenni, dall’umanista spalatino Marko Maruliæ, rappresenta uno dei più importanti banchi di prova delle moderne letterature europee, e si chiudono con la versione in “italica favella” dell’Osman di Gunduliæ, con la quale il massimo poema del Barocco raguseo viene fatto conoscere al pubblico italiano di primo Ottocento attraverso il recupero dell’archetipo epico posto alla base della sua fonte di ispirazione primaria: la Gerusalemme liberata. Al centro di questa polarizzazione si colloca il sondaggio sul fitto dialogo intertestuale intrattenuto dall’autore dell’Osman con la tradizione italiana delle lacrime; la registrazione della memoria del Petrarca e del Tasso, del Tansillo e di Erasmo da Valvasone, del Guarini e di Girolamo Preti, di Gregorio Comanini e di Marino nella libera trasposizione del figliuol prodigo da lui prodotta. Sono invece le interne vicissitudini della letteratura nazionale a orientare comparatisticamente la ricerca sull’imitazione, sui furti, sulle poetiche (e impoetiche) riscritture dell’Eneide degli anni Trenta-Sessanta del Cinquecento, la lettura dell’attualizzante “travestimento” dell’Ars oraziana operato da Metastasio tra nel Settecento, i rilievi sulle tracce lasciate nella Liberata dal poema sacro rinascimentale, l’indagine sulle cinquecentesche metamorfosi del mito Proteo in Tasso, Patrizi, Sannazaro. La seconda parte del volume, per molti aspetti legata alla prima dalla medesima metodologia di analisi e dall’identica attenzione al rapporto antichi-moderni, ma incentrata su temi e forme della letteratura del Cinquecento, ospita contributi sugli scritti giovanili del filosofo di Cherso (Eridano, commento alle Rime del Contile, Barignano), un ritratto di Girolamo Muzio (duellante e duellista), una disamina dell’epistolario postumo di Sertorio Quattromani.
Luciana Borsetto insegna al presente Letterature comparate presso l’Università di Padova. La sua attività scientifica si svolge sui due versanti dell’Italianistica e della comparatistica. Ha curato le edizioni delle Lettere secolari di Girolamo Muzio (1985) e della Vita di Galileo di Viviani (1992); è autrice, fra l’altro, dell’Eneida tradotta. Riscritture poetiche del testo di Virgilio nel XVI secolo (1989), del Furto di Prometeo. Imitazione, scrittura, riscrittura nel Rinascimento (1990), di Tradurre Orazio, tradurre Virgilio. Eneide e Arte poetica nel Cinque e Seicento (1996), di Lingua, dialetto, poesia. Cinque analisi (1989). Sono in corso di stampa, per sua cura, l’edizione di due importanti volgarizzamenti virgiliani e la traduzione e la cura della Judita di Maruliæ. Ha tradotto e curato per “Poesia” (2000) un’ampia scelta di Nemiri di Ivo Andriæ. Molti suoi interventi compaiono in riviste italiane e straniere.