Rime
ISBN | 88-7694-311-0 |
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Numero in collana | 02 |
Collana | L'infinita durata. Saggi e testi di letteratura italiana / ISSN 2612-3010 |
Autore | Giulio Acciano |
Curatore | Luigi Montella |
Pagine | X-238 |
Anno | 1998 |
In ristampa | No |
Descrizione | Rime |
L’Acciano scrive nella seconda metà del Seicento, e la morte a trent’anni condiziona certamente la sua attività, soprattutto sul versante lirico, che è quello meno significativo della scrittura dell’Acciano o, meglio, quello che, pur nella canonica forma del sonetto, non appare per nulla condizionato dalla memoria, pur tarda, del grande modello del Marino (...). I capitoli dell’Acciano presentano un carattere di forte originalità rispetto alla satira barocca, così come rispetto all’ormai diluita e sbiadita tradizione bernesca: e, se mai il punto di riferimento è all’Ariosto e, dietro l’Ariosto, a Orazio. Vi domina il tono di conversazione, che si arricchisce di aneddotti, raccontini, delineazioni efficaci di personaggi (...). La tradizione citatoria proprio per questo è quella della novellistica, del Boccaccio anzitutto, e delle parti aneddotiche e favolistiche, delle satire ariostesche (...). In questa dimensione è singolarmente significativo il fatto che l’Acciano scriva anche in dialetto, come si può vedere dal poemetto in ottave di struttura eroicomica, la Caputeide. Montella offre un’edizione esemplare, non soltanto per quel che si riferisce al rigore del testo, quanto anche per il commento (...). L’opera è, così, anche un modello di edizione, una scelta di metodi e criteri che sono volti a far conoscere il testo, (...). Montella, nell’introduzione, offre l’altra faccia, quella dell’interprete e del critico. In lui critica e filologia si armonizzano nel migliore dei modi; ed è una garanzia di serietà e di valore... (dalla Prefazione di Giorgio Bárberi Squarotti).
Luigi Montella lavora presso il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Salerno e collabora alla rivista «Misure critiche». è autore di numerosi lavori aditi in riviste e periodici, ha partecipato inoltre a Convegni di studi anche di carattere internazionale. Dalla sua produzione interessanti sono i contributi sulla lirica dei Cinquecento (L. Terracina, Bernardo e Torquato Tasso), sulla lirica del Seicento (A. Muscettola, B. Pisani), sulla lirica ottocentesca (G. Ricciardi e Leopardi), sulla prosa e critica novecentesca (La ‘prosa d’arte’, G. Raimondi, C. Salinari, I. Calvino, M. Caneogni).