Ricerche sul «Roman de Fauvel»
ISBN | 88-7694-152-5 |
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Numero in collana | 10 |
Collana | Scrittura e scrittori Serie Monografica / ISSN 2611-612X |
Autore | Margherita Lecco |
Pagine | 144; 3 ill. f.t. |
Anno | 1993 |
In ristampa | No |
Descrizione | Ricerche sul «Roman de Fauvel» |
Nella Francia di Filippo il Bello e del processo contro i Templari, un gruppo di autori, provenienti dalla Cancelleria Reale parigina, elabora una personificazione del male, anticipatrice dell’Anticristo, affidandola ad una figura di cavallo, Fauvel. Originata da obiettivi precisi (difendere l’immagine di una società stabile, rigorosamente ripartita nei tres ordines canonici), l’invenzione rinvia contemporaneamente a termini generali, che, su uno sfondo universale, vedono Fauvel, allegoria del male, in lotta contro Fortuna, figlia di Dio. Questa binarietà, che finisce per identificarsi con due diversi ed opposti modelli del mondo, rende possibile interpretare il testo secondo i principi della semiotica russa: una concezione del «bene», che raccorda intorno a sé gli elementi di una sfera culturale chiusa, entra infatti in conflitto con una concezione del «male» che funziona nei suoi riguardi come «antimodello» aperto e distruttivo della sua chiusura. Il maggior interesse risiede tuttavia nel modo con cui viene realizzato questo antimodello, che ha Fauvel come centro e motore: attivando una serie di emblemi, desunti sia dalla cultura «dotta» dell’epoca, come da quella «popolare», fortemente impregnata di materiali folcloristici, che assicura al Fauvel un posto a sé nella letteratura allegorica medievale.