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Una scrittrice remotissima, pur se novecentesca, si trova al centro di questo volume, nel suo «umbratile filtrato viaggio nell’esistenza», secondo le parole di Ceronetti. È Cristina Campo. Dagli splendidi paesaggi, nelle Lettere a Mita, alla volontà di riscatto epistolare dalla solitudine, dalle fiabe delle Mille e una notte ai Vangeli, nella cornice elegante e sapiente degli Imperdonabili, si coglie la tensione alla perfezione, come velata dalla sprezzatura. Il destino, una delle parole tema nella scrittura di Cristina, rappresenta il nesso tra il disegno del favoloso orientale, il «tappeto» e la Bibbia, attraverso la mediazione liturgica, riscoperta più che scoperta da Cristina, insieme alla fede delle origini. Ma lo stesso motivo riaffiora in un altissimo esperimento di lettura, o forse di riscrittura, dei Promessi Sposi, in cui soltanto alcuni personaggi appaiono a due a due, nella polarità di «erme a due facce». Ed è infine l’universo ieratico della ritualità bizantina a nutrire la lirica religiosa di Cristina, su cui si chiude il volume. La scrittrice aderisce alla vocazione liturgica che, nella nostra poesia sacra, devota o mistica, ha attratto solo Dante e Manzoni, prima di lei, dei suoi versi in cui brilla la bellezza, il «quarto mistero teologico».
Clara Leri insegna Letteratura Italiana nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino. Ha pubblicato presso le Edizioni dell’Orso Dalle “Rime” all’ “Abele”. Alfieri tra lirica e tramelogedia (2008), “La voce dello spiro”. Salmi in Italia tra Cinquecento e Settecento (2011), “Luce di Dio”. Santi e figure bibliche nella letteratura del Seicento (2014). Ha curato un commento degli Inni Sacri di Manzoni (Olschki, 1991). Tra i suoi studi si segnalano qui Sull’arpa a dieci corde. Traduzioni letterarie dei Salmi 1641-1780; (Oschki, 1994); Manzoni e la “littérature universelle” (Casa del Manzoni, 2002); “Il sublime dell’ebrea poesia”. Bibbia e letteratura nel Settecento italiano (Il Mulino, 2008). Ha partecipato a numerosi convegni, tra gli altri, sull’epistolarità fittizia (Verona, 2013), sulla genesi biblica degli Inni Sacri manzoniani (Ginevra, 2015), sull’io alfieriano tra tempo soggettivo e tempo storico (Torino, Metamorfosi dei Lumi, 2016), collaborando anche alla scuola estiva su Manzoni (Stresa) promossa da Frare, e al ciclo di letture dei Promessi Sposi, organizzato alla Cattolica di Milano, dallo stesso, da Spera e Polimeni.