ISBN | 978-88-3613-420-5 |
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Numero in collana | 02 |
Sottocategoria | Glottologia |
Collana | Nec iners. Collana della Società Alessandrina di Italianistica ISSN 1825-3490 |
Curatore | Stefania Sini, Cecilia Gibellini |
Pagine | XVIII-106 |
Anno | 2023 |
In ristampa | Sì |
Il principale filo conduttore che unisce i contributi raccolti in questo volume rappresenta una questione cardine nel pensiero di Umberto Eco, forse la più esplorata attraverso i differenti prismi della sua multiforme e prolifica attività di filosofo, semiologo, scrittore, giornalista. Sono innumerevoli infatti le sue pagine impegnate a indagare il problema del falso, la forza che la menzogna può esercitare sulla realtà, i pericoli e gli esiti funesti da essa originati nella storia umana dall’antichità alla galassia dei mass-media, fino agli odierni social network, di cui l’intellettuale alessandrino è stato precoce accorto osservatore. I tre saggi qui pubblicati affrontano la questione da angolature virtuosamente complementari: Stefano Mazzoni esamina il rapporto problematico tra Eco e l’eredità oltremodo ingombrante di Jorge Luis Borges, maestro della falsificazione letteraria e instancabile creatore di mondi fittizi; Alessio Pezzella presenta un’analisi del romanzo Baudolino alla luce delle menzogne performative del suo eroe, bugiardo impenitente a fin di bene o per sollazzo. Umberto Lorini entra infine nella fabbrica di manipolazione delle notizie del giornalismo malato di Numero zero, l’ultima prova romanzesca di Eco, scritta non senza segni di stanchezza con uno sguardo agli sconquassi italiani dei decenni trascorsi, e con la piena consapevolezza delle accresciute potenzialità dei nuovi media quali veicoli di fake news micidiali. L’introduzione di Stefania Sini si sofferma su alcuni motivi ricorrenti della riflessione echiana sulla forza del falso con particolare attenzione a Il pendolo di Foucault, in cui si squadernano in forma narrativa gli esiti tragici della patologia dell’only connect. Il dispositivo altrimenti detto semiosi ermetica può trasformarsi in una trappola politica che presuppone una condizione subalterna e frustrata e impadronirsi delle menti delle persone sopraffatte dal potere. Il ragionare per somiglianze può condurre così dritto dritto alle fantasie di complotto e alle sue nefaste conseguenze, come per esempio ai Protocolli dei Savi di Sion. Tuttavia vi è per Eco un’altra faccia della forza del falso: una necessità e una funzione pedagogica della simulazione, che i suoi romanzi e i suoi studi dedicati ai fondamenti e alle forme del narrare e del leggere luminosamente confermano.
Stefania Sini è Professoressa associata di Letterature comparate e Letteratura italiana all’Univer-sità del Piemonte Orientale. Si occupa di teoria, metodologia e critica della letteratura. I suoi principali lavori sono dedicati a Giambattista Vico (Figure vichiane. Retorica e topica della Scienza nuova, Milano, il Filarete, 2005), Michail Bachtin (Una critica del pensiero dialogico, Roma, Carocci, 2011), i Formalisti russi (Contrasti di forme. Boris Èjchenbaum teorico della letteratura, Milano Ledizioni, 2018). Con Franca Sinopoli ha curato il volume Percorsi di teoria e comparatistica letteraria, Milano-Torino, Pearson, 2021. Traduce dal russo poesia e saggistica. Ha fondato e dirige la rivista «Enthymema» (http://riviste.unimi.it/index.php/enthymema) e il Centro Interuniversitario di Ricerca “Filosofia e Letteratura” (FLECIR, https://flecir.uniupo.it/homepage).
Cecilia Gibellini è Professoressa associata di Letteratura italiana all’Università del Piemonte Orientale. I suoi studi si sono concentrati sulle intersezioni tra letteratura e arti, sull’intertestua-lità, sulla variantistica, sulle edizioni di testi e carteggi inediti. Tra i suoi lavori monografici, L’immagine di Lepanto. La celebrazione della vittoria nella letteratura e nell’arte veneziana, Venezia, Marsilio, 2008; Giovan Battista Casti tra Boccaccio e Voltaire. Lettura intertestuale delle Novelle Galanti, Lanciano, Carabba, 2015; le edizioni dei carteggi tra Umberto Saba e Vittorio Sereni (Il cerchio imperfetto, Milano, Archinto, 2010) e tra Gabriele d’Annunzio e la moglie (La miglior parte della mia anima, Milano, Archinto, 2018); l’edizione critica del Sogno d’un mattino di primavera per l’Edizione Nazionale di D’Annunzio (Gardone, Il Vittoriale degli Italiani, 2023).