La terza parte delle novelle
ISBN | 88-7694-050-2/3 |
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Numero in collana | 06 |
Collana | Contributi e proposte ISSN 1720-4992 |
Autore | Matteo Bandello |
Curatore | Delmo Maestri |
Pagine | 336 |
Anno | 1995 |
In ristampa | No |
Descrizione | La terza parte delle novelle |
Nell'orizzonte delle Novelle del Bandello stanno gli infiniti casi irriducibili a ordine e misura, per il nuovo e lo straordinario da cui ciascuno è segnato, nella "instabil varietà del corso de la nostra vita". Nel tempo sconvolto dell'Italia e dell'Europa del Cinquecento, il punto di riferimento è ancora la civiltà della corte, non più raccolta nella sicurezza di un luogo esemplare, ma dispersa attraverso l'Europa e tuttavia capace di valutare comportamenti e avvenimenti, secondo un empirismo fatto di cultura e di esperienza. Ogni caso è valutato in sè e le lettere dedicatorie fanno emergere le novelle a conclusione di una conversazione, impegnata, scherzosa, severa, su fatti liberamente spiegati nell'atto di narrarli. E la loro straordinarietà rompe le regole del misurato e del prevedibile e accende il gusto e l'interesse al tragico, al criminoso, alla follia, al casuale, al grottesco. Così il più grande novelliere del Cinquecento dà il suo contributo all'avanzante manierismo tardo-rinascimentale. L'avere riproposto l'edizione completa e commentata delle Novelle nell'ultimo decennio di questo secolo vuole essere un invito a una nuova lettura in tempi di rivoluzione di gusti, interessi, giudizi. L'edizione è condotta entro le coordinate di un lavoro filologico sulle edizioni Princeps Lucca, Busdrago, 1553 (per La prima, la seconda, la terza parte de le novelle) e Lione, Marsilii, 1573 (per La quarta parte), in una costante comparazione con le più importanti edizioni successive e presenta un commento sulla lingua, i personaggi, i luoghi, gli avvenimento, nuovo per ampiezza, precisione, accanimento di ricerca.
Delmo Maestri (Alessandria, 1928) ha insegnato Lettere nella Scuola Media Superiore (I.T.C.) Studioso in particolare del Rinascimento, ha curato fra l'altro l'edizione delle Opere del Gelli e del Fiorenzuola (Torino UTET, 1976 e 1977). Ha collaborato al Grande Dizionario Enciclopedico dell'UTET e a riviste come "Lettere Italiane", "Italianistica", "Annali dell'Istituto Universitario Orientale" con scritti su Fiorenzuola, Gelli, Giraldi-Cinzio, Bandello. Al Bandello ha dedicato il saggio Matteo Bandello e la "mistura di accidenti" come significato dell'esistenza (Alessandria, s.a., ma 1980), alla letteratura sulla Resistenza italiana il saggio-antologia Resistenza italiana e impegno letterario (Torino, Paravia, 1975).