Nelson Goodman
ISBN | 978-88-6274-117-0 |
---|---|
Numero in collana | 09 |
Collana | Etica ed ermeneutica |
Autore | Ilaria Boeddu |
Pagine | X-154 |
Anno | 2009 |
In ristampa | No |
Descrizione | Nelson Goodman |
Premessa ● 1. L’estetica analitica e l’arte contemporanea ● 2. La filosofia dell’arte di Nelson Goodman: da “Che cosa è arte?” a “Quando è arte?” ● 3. La ricerca di una classificazione delle arti ● 4. Un modello costruttivista per le arti multimediali ● Bibliografia
Il punto di partenza del lavoro, che cerca anche di operare un confronto fra la posizione estetica di Nelson Goodman e quella di altri importanti filosofi di più o meno stretta osservanza analitica (da Weitz a Danto e a Dickie), è la domanda se la visione del “mondo dell’arte” di Goodman, oggetto oggi di un rinnovato interesse, sia ancora valida e funzionale di fronte alla crescente diffusione dell’uso dei nuovi media nei vari ambiti artistici e alla digitalizzazione in atto nei diversi “linguaggi dell'arte”. A mostrare come lo “sguardo” analitico di Goodman sia utile per comprendere alcune delle multiformi sfaccettature dell’arte attuale non è soltanto la sua caratterizzazione dei diversi sistemi simbolici sulla base della polarità di notazione e densità (o di digitale e analogico), ma soprattutto il paradigma costruttivista, che si adatta perfettamente alle caratteristiche tipiche delle arti multimediali: la tendenza all’interattività, con il conseguente mutamento sia delle modalità di fruizione sia dei ruoli di autore e spettatore, e la vera e propria costruzione di mondi “altri” attraverso l’uso delle tecnologie del virtuale e la costituzione di ambienti immersivi.
Ilaria Boeddu (Savona, 1980) ha conseguito il Dottorato di ricerca in Filosofia nell’Università degli Studi di Genova. Si occupa di estetica analitica contemporanea e di arti multimediali, e su questi temi ha pubblicato diversi articoli.