«Négritude» e cultura francese. Surrealismo chiave della «Négritude»?
ISBN | 88-7694-094-4 |
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Numero in collana | 03 |
Collana | Pegaso / ISSN 2723-9306 |
Autore | Adriana Moro |
Pagine | 208 |
Anno | 1992 |
In ristampa | No |
Descrizione | «Négritude» e cultura francese. Surrealismo chiave della «Négritude»? |
Nell'ambiente studentesco cosmopolita della Parigi degli anni '30 si manifestano alcune espressioni di rifiuto della cultura tradizionale che la Francia propone agli studenti provenienti dalle sue colonie. Nasce la Négritude, parola inventata dal poeta Aimé Césaire nativo della Martinica, e considerata in seguito dal poeta senegalese Léopold Sédar Senghor come termine che definisce la rinascita culturale del negro. Senghor e Césaire esprimono nella loro poesia i due diversi condizionamenti che ha subito il negro. Senghor che come colonizzato ha visto la sua cultura tradizionale degradata dai valori importati dai colonizzatori tende a recuperare l'identità culturale delle origini. Césaire che come discendente degli schiavi sradicati dalla loro terra ha perso il contatto con le origini, cerca di crearsi un'identità culturale in una lotta di liberazione dal passato di schiavitù e da ogni forma di dominazione che opprime la sua autenticità. Il surrealismo esprimeva anch'esso un rifiutodal passato inteso come tradizionalismo culturale oppressivo e creava proprio intorno agli '30 quell'atmosfera di rivolta favorevole alla nascita della Négritude. Questo stesso movimento rinnovando e ampliando la visione culturale europea, favorirà l'ingresso della rinata cultura negra nell'ambiente culturale francese.
Adriana Moro nata a Tripoli (Libia) nel 1940, si è laureata all'Università di Torino nel 1981 in lingua e letteratura francese. Dalla tesi di laurea intitolata "Négritude e cultura francse - Surrealismo chiave della Négritude?" è tratto questo saggio critico. Dal 1979 si occupa di letteratura negro-africana francofona, ha pubblicato alcuni articoli in riviste italiane e francesi, ha partecipato a diversi congressi internazionali ed è membro dell'APELA (Association pour l'étude des littératures africaines) con sede a Parigi.