ISBN | 978-88-3613-322-2 |
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Numero in collana | 188 |
Sottocategoria | Letteratura italiana |
Collana | Fuori Collana |
Curatore | Serenella Baggio, Pietro Taravacci |
Pagine | IV-380 |
Anno | 2022 |
In ristampa | No |
Vengono presentati gli atti del convegno Lingue nazionali, lingue imperiali (Trento, 4 febbraio 2022), terzo di una serie afferente al progetto Lingue e linguaggi a confronto (resp. S. Baggio) finanziato nell’ambito delle attività del Centro d’Eccellenza Dipartimentale CeASUm di Lettere, Trento. Come i precedenti (Lingue naturali, lingue inventate, Alessandria 2020; Lingua franca, lingue franche, Alessandria 2021), il punto di partenza è un binomio che si può intendere come un’opposizione, ma non necessariamente. Partendo dalla traduzione delle pagine di Schuchardt su lingua e nazione, gli interventi si sono focalizzati da una parte sul tema della coesione linguistica in diversi contesti politici imperiali (cinese, romano, cristiano, incaico, absburgico, britannico; imperi coloniali) e dall’altra su quello dell’imperialismo linguistico: alternativo ai poteri costituiti il royaume de l’argot dei marginali; funzionale alla rete dei rapporti internazionali l’impero linguistico dell’italiano nel Mediterraneo orientale in età tardomedievale; pianificato geopoliticamente l’imperialismo linguistico angloamericano alla fine del secondo conflitto mondiale. Temi diventati di stringente attualità allo scoppio del conflitto russo-ucraino dove tornano a scontrarsi opposti nazionalismi e opposti imperialismi.
Serenella Baggio insegna Storia della lingua italiana all’Università di Trento. Si è occupata di testi delle Origini, di volgarizzamenti medici, di lessico cromonimico, di sintassi e punteggiatura, di diari novecenteschi e di vari corpora di scritture popolari. Ha curato con l’Accademia delle Scienze di Vienna la pubblicazione dei materiali sonori raccolti nei campi di prigionia della prima guerra mondiale. Condivide con la Technische Universität e la Biblioteca Universitaria di Dresda un progetto di studio dei manoscritti italiani nelle collezioni sassoni. Monografie: Prezioso e dimesso: la lingua di Arturo Loria al tempo di “Solaria” (Trento, 2004); “Niente retorica”: liberalismo linguistico nei diari di una signora del Novecento (Trento 2012).
Pietro Taravacci, formatosi all’Università di Pisa, e in seguito alla University of Virginia, ha iniziato la sua attività come ricercatore di Filologia Romanza a Trento; successivamente è stato professore Associato di Lingua e Letteratura spagnola all’Università di Bologna; infine, dal 2001 è professore Ordinario di Letteratura spagnola all’Università di Trento. Si è dedicato al romanzo sentimentale medievale, al romanzo picaresco, al teatro burlesco del Siglo de Oro, alla poesia barocca, alla lirica contemporanea e alla letteratura mistica spagnola. I suoi principali campi di interesse lo hanno indirizzato verso gli ambiti metodologici della teoria letteraria, la comparazione tra le letterature europee e verso le relazioni intertestuali. È particolarmente interessato alla relazione tra letteratura e le altre arti e alla teoria e alla pratica della traduzione del testo letterario, con particolare attenzione alla prosa lirica e alla poesia.