ISBN | 978-88-3613-201-0 |
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Numero in collana | 175 |
Collana | Fuori Collana |
Curatore | Serenella Baggio, Pietro Taravacci |
Pagine | IV-348 |
Anno | 2021 |
In ristampa | No |
Il libro presenta gli atti del convegno Lingua franca, lingue franche (Trento, 5 febbraio 2020), secondo della serie inaugurata nel 2019 con Lingue naturali, lingue inventate, Edizioni dell’Orso, 2020. La riflessione sul contatto linguistico e la comprensione tra lingue non affini si concentra ora sul Mediterraneo e su un fenomeno storico ben identificato da Schuchardt 1909, ma ancora oggetto di discussioni che coinvolgono linguisti e filologi. D’altro canto, il concetto di lingua franca, come si vedrà, è applicabile pure ad altri contesti culturali, quelli dell’ebraismo e della slavofonia nell’Europa centrale, ma anche più lontani, come quello amerindiano della Nuova Spagna e quello arabofono nell’Africa orientale odierna; e un’ulteriore analogia viene dalla diffusione del Dyula in Burkina Faso. Questi convegni giocati su binomi intendono ragionare su grandi categorie linguistiche, a partire da classici della disciplina, per verificare non solo l’attualità di quelle categorie, ma le loro potenzialità quando si usino per spiegare dinamiche linguistiche distanti nella storia e nello spazio.
Serenella Baggio è associata di Storia della lingua italiana all’Università di Trento. Si è occupata di testi delle Origini, di volgarizzamenti medici, di lessico cromonimico, di sintassi e punteggiatura, di diari novecenteschi e di vari corpora di scritture popolari. Ha curato con l’Accademia delle Scienze di Vienna la pubblicazione dei materiali sonori raccolti nei campi di prigionia asburgici della prima guerra mondiale; ne prepara ora l’edizione italiana con l’Accademia della Crusca. Condivide con la Technische Universität e la Biblioteca Universitaria di Dresda un progetto di studio dei manoscritti italiani nelle collezioni sassoni. Monografie: Prezioso e dimesso: la lingua di Arturo Loria al tempo di “Solaria” (Trento, 2004); “Niente retorica”: liberalismo linguistico nei diari di una signora del Novecento (Trento 2012).
Pietro Taravacci, formatosi all’Università di Pisa, e in seguito alla University of Virginia, ha iniziato la sua attività come ricercatore di Filologia Romanza a Trento; successivamente è stato professore Associato di Lingua e Letteratura spagnola all’Università di Bologna; infine, dal 2001 è professore Ordinario di Letteratura spagnola all’Università di Trento. Si è dedicato al romanzo sentimentale medievale, al romanzo picaresco, al teatro burlesco del Siglo de Oro, alla poesia barocca, alla lirica contemporanea e alla letteratura mistica spagnola. I suoi principali campi di interesse lo hanno indirizzato verso gli ambiti metodologici della teoria letteraria, la comparazione tra le letterature europee e verso le relazioni intertestuali. È particolarmente interessato alla relazione tra letteratura e le altre arti e alla teoria e alla pratica della traduzione del testo letterario, con particolare attenzione alla prosa lirica e alla poesia. Già presidente dell’AISPI, è direttore scientifico della rivista «Ticontre. Teoria Testo Traduzione», del Seminario Permanente di Poesia (SEMPER) e della collana “Bibliotheca Iberica” (Edizioni dell’Orso).