Les Lamentations de Matheolus
ISBN | 978-88-6274-215-3 |
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Numero in collana | 86 |
Collana | Studi e ricerche / ISSN 2723-8954 |
Autore | Jean Le Févre de Ressons |
Curatore | Tiziano Pacchiarotti |
Pagine | 480 |
Anno | 2010 |
In ristampa | No |
Descrizione | Les Lamentations de Matheolus |
Avant-propos ● Introduction ● 1. Notes biographiques sur Jean Le Fèvre ● 2. Le contexte historique-culturel de Jean Le Fèvre ● 3. Œuvres de Jean Le Fèvre ● Les manuscrits ● Classification des manuscrits ● Établissement du texte ● Analyse linguistique ● Analyse du poème ● Bibliographie ● Les Textes: Corrections et rubriques – Lamenta ● Variantes – Les Lamentations de Matheolus ● Glossaire ● Les locutions ● Table de noms
Tradizionalmente inquadrato nel repertorio della letteratura misogina, il libro delle Lamentations de Matheolus (XIV secolo) ha goduto in seguito di uno straordinario successo, animando il dibattito letterario fra i sostenitori e i detrattori della figura femminile. Basterà ricordare alcuni celebri nomi, quali Christine de Pizan, François Villon, Martin Le Franc, Pierre Michault, per apprezzare il campo di notorietà acquisito dal povero e tartassato ‘Mahieu’. Le Lamentations de Matheolus nascono da quella che generalmente è considerata la ‘traduzione’ francese del testo latino delle Lamenta (XIII secolo). E tuttavia, le modalità e le tecniche letterarie impiegate da Le Fèvre meriterebbero piuttosto la denominazione di mise en français, dove i ruoli di traduttore e di autore non sono mai definibili in maniera netta. Tale questione emerge a più riprese nella realizzazione della presente edizione, sia nel campo più ampiamente letterario che in quello strettamente filologico, relativo cioè ai materiali della tradizione manoscritta. L’ultima edizione delle Lamentations de Matheolus, pubblicata più di un secolo fa da Van Hamel, fissava i rigidi criteri di subordinazione del testo francese (più di dieci testimoni) rispetto a quello latino (il solo testimone di Utrecht), compromettendo a diverse riprese la comprensione dell’importanza delle forme di attualizzazione introdotte da Jean Le Fèvre. Va detto infatti che proprio la lettura tecnicamente imperfetta del latino costituisce un aspetto originale della pratica di traduzione di quest’epoca, in quanto rivela l’orientamento dei traduttori alla ricerca di strumenti critici finalizzati alla comprensione delle potenzialità del modello romanzo, ancor prima di quello classico. Con la presente edizione viene dunque ribadito il legame inscindibile fra opera e contesto culturale, sottolineando quei fenomeni di mediazione culturale che caratterizzano le epoche coinvolte in grandi cambiamenti, come quella in cui scrive Jean Le Fèvre.
Tiziano Pacchiarotti si è laureato e addottorato in filologia romanza presso l’Università di Genova, con due tesi incentrate sulle pièces, rispettivamente, di Adam de la Halle e di Jean Bodel. Oltre ad alcuni articoli, dedicati alle aree di contaminazione araba e ai testi medio-francesi, le sue ricerche mantengono una particolare attenzione per i testi romanzi del Nord della Francia. Molti dei suoi interventi, pubblicati in ambito nazionale e internazionale, sono dedicati al teatro medievale e sono orientati all’approfondimento filologico delle problematiche dei generi, della teoria letteraria e degli studi sulla cultura medievale.