Le minoranze linguistiche in Italia

Presenti praticamente in tutti gli Stati, le alloglossie (o eteroglossie, o più semplicemente minoranze linguistiche) costituiscono un doppio banco di prova per lo studioso e per l’uomo di oggi: per il primo, sono il terreno privilegiato per la sperimentazione e per l’affinamento delle tecniche di ricerca e di analisi sociolinguistica; per quanto concerne il secondo, sembra quasi che esse intendano proporsi, quasi provocatoriamente, di saggiare le capacità di tolleranza e di civile convivenza dei singoli con i “diversi” da loro. Anche per i sistemi sociali istituzionali (e per quelli statali in particolare) le minoranze linguistiche costituiscono o dovrebbero costituire una vivente coscienza democratica; per quanto riguarda lo stato italiano, malgrado sia tra quelli che ospitano il maggior numero di minoranze, questa coscienza sembra purtroppo assai languente... Il “viaggio” che viene qui proposto attraverso le minoranze italiane, da quelle della Sicilia a quelle della Sardegna, dalle estreme regioni meridionali agli Abruzzi al Triveneto ed al Piemonte, ha sì l’intento prioritario di far conoscere una situazione, ma ha anche quello, certo più chimerico ma non certo meno impellente, di risvegliare tale coscienza.