The store will not work correctly in the case when cookies are disabled.
Politica sui Cookie
Il nostro sito usa cookie tecnici o anonimizzati, non tracciamo informazioni personali. Navigando sul sito acconsenti all'utilizzo dei cookie nelle modalità indicate nella pagina Privacy.
F. Mosetti Casaretto, Ad domum lugentis • P. Nagy, Il dono medievale delle lacrime: una metafora della realtà • B. Amata, La compunzione del cuore e le lacrime in alcuni autori cristiani antichi • P. Odorico, Les larmes à Byzance: de la littérature au fait social •U. Eigler, «Il rumore della caduta». Die Klage um grosse Städte zwischen Antike und Mittelalter • F. Mosetti Casaretto, Medioevo «lugens» • K. Smolak, Transitorietà come motivo di pianto nella lirica latina medievale • C. Fossati, «Volvor et evolvor»: il «planctus» allo specchio di Arrigo da Settimello • A. Bartola, «Lacrimae» et «planctus» in Alano di Lilla • P. Dinzelbacher, Principi ed eroi sciolti in lacrime • C. Donà, Il pianto che redime. Le lacrime ne «Le chevalier au barisel» e in altri racconti devoti medievali • L. van der Wijden, Overfloated with tears. About crying heroes, weeping damsels and whining God-fearing people • M. Meli, Geometrie del sentimento. Lacrime e risa nella tradizione eroica germanica • F. Benozzo, Sciamani e lamentatrici funebri: una nuova ipotesi sulle origini del pianto rituale • V. Orazi, Il reimpiego del «planctus» nella letteratura spagnola medievale • L. Marcozzi, Fisiologia e metafora del pianto fra Cino e Petrarca • V. Petrachi, Le lacrime di Benvenuta Bojanni • E. Giaccherini, Lacrime e sangue: rappresentazioni del «giudeo» nel «Prioress’s Tale» e nel «Siege of Jerusalem» medioinglesi • S. D’Agata D’Ottavi, Sospirare, piangere, lamentarsi, argomentare. Le forme della melanconia in «Troilus and Criseyde» di Geoffrey Chaucer • F. Veratelli, Piangere in immagini. Una traccia per un atlante iconografico del pianto nel Medioevo europeo • N. Pasero, Alcune considerazioni conclusive • Indici
Est quaedam flere voluptas, «c’è una voluttà nel piangere». Eppure, quello del pianto sembra un argomento rimosso dalla critica, che pare fuggire le lacrime; magari, in favore del riso, dell’allegria, della festa, della dimensione carnevalesca del mondo. E, tuttavia il Medioevo è un’intera civiltà fondata sulle lacrime. Società ed epoca intrisa di pianto, esprime una letteratura, che produce continuamente e continuamente vuol produrre lacrime. Vi piangono, non solo monaci e santi in estasi, ma re, principi, cavallieri, laici, donne, eroi, ambasciatori, popolo... Il pianto è un fattore costante, onnipresente nella società medievale, a tutti i livelli. Di più. C’e una strategia, che guida e istruisce le lacrime come segno: dobbiamo ricostruirla, se non vogliamo precluderci la comprensione di uno dei mezzi di comunicazione più importanti dell’epoca medievale. Perché un dato è certo: il Medioevo organizza le sue lacrime sulla base di un baricentro - l’anima - che non è più il nostro. «Ricerche Intermedievali» fa il punto sui grandi interrogativi della cultura medievale, sgombrando il campo da ogni pregiudizio. Studiosi di diversa estrazione (tardo-antichisti, mediolatinisti, romanisti, germanisti, bizantinisti, umanisti, filosofi, semiologi, storici, storici dell’arte, etc) qui confrontano opinioni, prospettive e informazioni per «conoscere il Medioevo attraverso i Medioevi» e ridurre per via interdisciplinare paradossi e distanze della cosiddetta «Età di Mezzo».
Prodotti correlati
Controlla gli articoli da aggiungere al carrello oppure