La visione e la voce
ISBN | 88-7694-114-2 |
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Numero in collana | 02 |
Collana | Ianus. Confronti letterari / ISSN 2723-9292 |
Autore | Carla Pomaré |
Pagine | XII-200 |
Anno | 1993 |
In ristampa | No |
Descrizione | La visione e la voce |
“Tutti i poeti sono, in una certa misura, poeti romantici”. Così scrive il poeta americano Wallace Stevens, indicando idealmente la prospettiva che Carla Pomaré sceglie di seguire in questo studio sulle radici romantiche della produzione poetica novecentesca in lingua inglese. Blake, Wordsworth, Emerson, Shelley, Byron, Browning, Yeats e lo stesso Stevens entrano a vario titolo nella sua analisi, che ripercorrendo alcune tappe fondamentali nello sviluppo della poesia angloamericana degli ultimi due secoli, delinea due tipologie di percorsi alla luce dei quali leggere i complessi rapporti che legano Otto e Novecento. La raffigurazione dell’attività poetica in termini di visione o di voce, vale a dire l’autorappresentazione della poesia come rivelazione che passa attraverso lo sguardo o, alternativamente, come canto che si dispiega nello spazio naturale, diventa il principio-guida delle letture qui proposte e dell’analisi delle modalità con cui poeti romantici e moderni si confrontano con il significato dell’esperienza artistica nel mondo e loro contemporaneo.