La tradizione del «Voyage de Charlemagne» e il ‘gabbo’
ISBN | 88-7694-063-4 |
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Numero in collana | 07 |
Collana | Scrittura e scrittori Serie Monografica / ISSN 2611-612X |
Autore | Massimo Bonafin |
Pagine | 152 |
Anno | 1990 |
In ristampa | No |
Descrizione | La tradizione del «Voyage de Charlemagne» e il ‘gabbo’ |
Il poemetto antico-francese del Voyage de Charlemagne en Orient continua a far discutere la critica: la storia di Carlomagno e dei suoi dodici paladini che, ospiti del re di Costantinopoli, si abbandonarono a strepitose millanterie, dopo una copiosa bevuta, non può essere soltanto una parodia delle canzoni di gesta più austere. Infatti, essa rivela anzitutto la struttura della fiaba di magia, calata nel contesto del genere antico e medievale del “serio-comico”. La ricezione successiva del Voyage, i suoi rifacimenti in prosa, confermano d’altronde che la celebrità e la diffusione della storia nella letteratura medievale è dovuta in grande misura allo sfruttamento del motivo dei vanti cavallereschi. Proprio l’indagine sulla struttura e sulle origini di questo motivo porta poi alla luce l’esistenza di un genere di discorso (il “gabbo”), tipico della situazione conviviale, che ha radici almeno nell’antico mondo germanico e che accompagna, attraverso varie metamorfosi, la storia dei comportamenti della società cavalleresca medievale fino al Cinquecento