La struttura parentale nelle fiabe dei fratelli Grimm

Autore: Sandra Bosco Coletsos, Marcella Costa
Isbn: 88-7694-505-9
Collana: Cultura tedesca / ISSN 1720-5131
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La struttura parentale nelle fiabe dei fratelli Grimm
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-505-9
Numero in collana03
CollanaCultura tedesca / ISSN 1720-5131
AutoreSandra Bosco Coletsos, Marcella Costa
Pagine128
Anno2001
In ristampaNo
DescrizioneLa struttura parentale nelle fiabe dei fratelli Grimm
Le fiabe dei fratelli Grimm esprimono, per loro natura intrinseca, lo spirito di un mondo arcaico contadino autenticamente vivo in cui i principi essenziali della vita risaltano in modo simbolico e tuttavia chiaro. Evidenti sono i tratti eterni e costanti dell’umanità che ritroviamo nella mitologia antica e nel mondo odierno, nella struttura della famiglia e nei rapporti parentali. Il padre, padrone assoluto dei suoi figli, ne dispone con vile indifferenza (La fanciulla senza mani, I tre linguaggi, Dognipelo), mentre la madre ha con loro un legame visceralmente protettivo (I dodici fratelli, La guardiana delle oche, La camicina da morto); quando la figura della madre non risponde a questo rapporto affettivo naturale è vista e trasformata concretamente in matrigna (Biancaneve, Hänsel e Gretel, Fratellino e sorellina), pur continuando a rappresentare infine, in tutti i suoi diversi aspetti, solo la Grande Madre dei tempi antichi, grandiosamente benevola o spietatamente distruttrice (La signora Holle, Rosaspina, I tre capelli d’oro del diavolo). Padrino e madrina, quasi sempre di natura magicamente altra, rientrano in questa struttura parentale primaria, soprattutto quando le figure genitoriali sono, per diversi motivi, carenti (Raperonzolo, La guardiana d’oche alla fonte, I due fratelli).
Sandra Bosco Coletsos insegna Storia della Lingua Tedesca all’Università di Torino. Ha pubblicato numerosi studi sulla lingua e la cultura tedesche (Storia della lingua tedesca, 1988; Mefistofele e Faust nella letteratura tedesca, 1989; Le parole del tedesco, 1993) e in particolare sulle fiabe dei fratelli Grimm (v. nella stessa collana L’espressione del demonico in tedesco, 1999). Marcella Costa, dottoranda in Lingua e Letteratura tedesca, studia l’opera dei fratelli Grimm in prospettiva storico-linguistica. Ha lavorato anche nel campo della linguistica contrastiva italiano-tedesco (Alterati accrescitivi e peggiorativi, in S. Bosco Coletsos, Italiano e tedesco: un confronto, 1997) e ha pubblicato in collaborazione con altri docenti dell’Ateneo torinese una Introduzione alla linguistica tedesca, 1999.