La scena materiale

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978-88-6274-623-6
45,00 €
Oggetti e pratiche della rappresentazione nel teatro medievale
Curatore: Tiziano Pacchiarotti
Isbn: 978-88-6274-623-6
Collana: Ricerche Intermedievali / ISSN 2039-358X
Quick Overview
Oggetti e pratiche della rappresentazione nel teatro medievale
La scena materiale
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-623-6
Numero in collana08
CollanaRicerche Intermedievali / ISSN 2039-358X
CuratoreTiziano Pacchiarotti
PagineXII-504
Anno2015
In ristampaNo
DescrizioneLa scena materiale
Il «teatro» medievale è il risultato di relazioni convenzionate fra gli oggetti che danno corpo alla significazione della scena e i modelli culturali che ne regolano la rappresentazione materiale, rendendola comprensibile, fruibile, condivisible. Dalla partecipazione e dalla condivisione di questi momenti, convenzionati per la rappresentazione teatrale, emerge l’insieme di prassi, di tradizioni, di saperi, di regole, di istituzioni e, in genere, di conoscenze, che risultano sedimentate nella significazione materiale degli oggetti dello spazio scenico. Ne deriva, come appare propriamente in ambito mediolatino, che il testo letterario possa diventare esso stesso oggetto di un teatro la cui materialità prende corpo nella mente e nell’immaginazione. Questa particolare inversione sembra essere, in realtà, alla base della concezione materiale che nutre tutta la letteratura teatrale medievale, dal momento che la letteratura drammaturgica esplora lo spazio scenico nella misura in cui lo spazio scenico si adopera costantemente a verificare i propri mezzi nella longevità della tradizione letteraria che ha plasmato i suoi oggetti. «Ricerche Intermedievali» fa il punto sui grandi interrogativi della cultura medievale, sgombrando il campo da ogni pregiudizio. Studiosi di diversa estrazione (tardo-antichisti, mediolatinisti, romanisti, germanisti, bizantinisti, umanisti, filosofi, semiologi, storici, storici dell’arte, etc.) qui confrontano opinioni, prospettive e informazioni per «conoscere il Medioevo attraverso i Medioevi» e ridurre per via interdisciplinare paradossi e distanze della cosiddetta «Età di Mezzo».