La Grazia

Sku
978-88-6274-711-0
25,00 €
Declinazioni metafisiche e teologiche, letterarie e cinematografiche
Curatore: Barnaba Maj
Isbn: 978-88-6274-711-0
Collana: Quaderni di Studi Indo-Mediterranei / ISSN 2532-8492
Quick Overview
Declinazioni metafisiche e teologiche, letterarie e cinematografiche
La Grazia
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-711-0
Numero in collana08
CollanaQuaderni di Studi Indo-Mediterranei / ISSN 2532-8492
CuratoreBarnaba Maj
PagineX-290
Anno2016
In ristampaNo
DescrizioneLa Grazia
Indice: Presentazione di Barnaba Maj • Sul significato esistenziale della grazia, di Aldo Masullo • L’eccezione estetica: il volto della grazia, di Dario Giugliano • Il sogno della Grazia: Pasolini lettore di sé e il romanzo poikilos, di Davide Messina • Luce e ombra: la grazia nella poesia di Luzi e nella pittura di Simone Martini, di Camilla Rizzi • La grazia della Lingua Poetica. Giovanni Giudici e il Paradiso di Dante, di Alessandro Di Prima • La grazia come ‘soglia’. Riflessioni a margine di Franz Kafka, di Barnaba Maj • Ignazio Silone e la dimensione intramondana della grazia, di Maria Laura Zazza • La preservazione del mistero nella grazia dell’invisibile: il cinema di Robert Bresson, di Rossana Lista • Il bene necessario, di Domenico Brancale • Concezioni della grazia nella teologia razionale islamica, di Francesco Omar Zamboni • “Pietre o gemme uguali sono”. Lo sguardo del Signore di Fortuna (sâheb-e dowlat) nelle lettere persiane medievali, di Carlo Saccone • Breve nota sulla grazia illuminante e liberatrice dei Buddha e dei Bodhisattva, di Alessandro Grossato. Una lettura tra Oriente e Occidente: Inventare Zoroastro. Riflessi della religione iranica nel mondo greco, di Ezio Albrile. Recensioni
In senso teologico e poi giuridico, il concetto di grazia è inscindibile da quello della sovranità di Dio e del potere mondano sulla terra che da essa deriva. Ma la sovranità di Dio chiama in causa la libertà dell’uomo ovvero la questione del “libero arbitrio”, secondo una relazione in sé e per sé intrinsecamente dialettica, da cui dipende la prospettiva soteriologica. D’altra parte, la parola greca charis ha unificato in un unico termine la pluralità di termini che nell’Antico Testamento sono riconducibili all’idea di grazia. Per questa via, il concetto è di nuovo inscindibile da quello non meno abissale della bellezza, secondo una relazione che questa volta chiama in causa creazione e creatura. La prima direzione è metafisica e teologica, la seconda in senso lato ‘poetologica’. L’ipotesi che la sorregge, risalente a Michel de Certeau, è che la poesia – inclusa la ‘poesia cinematografica’ – sia erede della mistica. Questi i due principali fili conduttori del volume, in cui il lettore troverà nella prima parte contributi che vanno dal senso metafisico ed estetico della grazia all’approfondimento di figure quali Pasolini, Luzi, Giudici, Kafka, Silone e Bresson, inclusa una ‘meditazione poetica’ sulla grazia; nella seconda parte preziosi spunti di riflessione sul tema dalle prospettive teologiche delle religioni iranica, islamica e buddista alla poesia mistica persiana.