La comunicazione linguistica in latino
ISBN | 978-88-6274-514-7 |
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Numero in collana | 34 |
Collana | Corsi universitari |
Autore | Elena Malaspina, Ermanno Malaspina |
Pagine | XII-208 |
Anno | 2014 |
In ristampa | Sì |
Descrizione | La comunicazione linguistica in latino |
Sommario • Premessa alla II edizione • Premessa alla I edizione • Sigle • Introduzione • 1. Protostoria del latino • 2. Il latino arcaico (secoli v-iii a.C.) • 3. La Romana lingua, strumento di comunicazione pubblica in uno Stato plurilingue (secoli iii a.C. – iv d.C.) • 4. Dal latino corrente di età repubblicana e imperiale alla mixta lingua di età subromana (secoli vi-vii) e alle specificità locali (rustica Romana lingua, in. ix sec.) • 5. La Romana lingua dalla fine dell’Impero romano d’Occidente alla formazione del Sacro Romano Impero (secoli v-viii) • 6. Il recupero dello standard classico per la comunicazione colta in Europa: il latino umanistico e il neolatino • Per approfondimenti • Indice delle fonti
Attraverso documenti e testimonianze coeve alle diverse epoche e alle diverse circostanze storico-culturali, dalle XII Tavole ai recenti documenti vaticani, questo libro tratteggia sinteticamente il lungo percorso di una lingua che ha alimentato la civiltà europea come mezzo non soltanto di una ricca espressione letteraria, ma anche di comunicazione pubblica e privata, percorrendo, come lingua di comunicazione colta, l’età moderna e giungendo, come lingua di comunicazione simbolica, fino all’età contemporanea. L’edizione che si pubblica per i tipi dell’Orso corregge, aggiorna ed amplia uno strumento di lavoro nato nell’università e per l’università, ma fruibile anche da un più vasto pubblico di lettori interessati alla storia linguistica della nostra Europa.
Elena Malaspina, docente presso l’Università Roma Tre, è studiosa della lingua latina nelle sue dinamiche storico-culturali e come strumento di integrazione delle diverse culture soprattutto nel mondo tardoromano e subromano.
Ermanno Malaspina, professore di Storia della lingua latina a Torino e Presidente del Consiglio scientifico della Société Internationale des Amis de Cicéron (SIAC, Paris), si occupa di Cicerone, di Seneca e del paesaggio letterario in latino.