ISBN | 978-88-3613-339-0 |
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Numero in collana | 01 |
Sottocategoria | Filologia romanza, Letteratura inglese |
Collana | Magia e Medicina. Testi, linguaggi, tradizioni |
Autore | Sonia Colafrancesco |
Pagine | 232 |
Anno | 2023 |
In ristampa | No |
Questo lavoro contiene l’edizione, la traduzione e l’analisi testuale e filologica di otto testimoni medio inglesi della Capsula eburnea, un trattato medico-prognostico in cui l’osservazione di gonfiori ed eruzioni cutanee permette di prevedere la morte del malato. L’elenco di signa mortis è solitamente preceduto da un prologo narrativo che racconta l’origine quasi mitica del testo, nominando personaggi del calibro di Ippocrate e di Cesare. La prima redazione del trattato, datata intorno al IV-V secolo, è in greco, ma sono le due differenti traduzioni latine, risalenti l’una al VII-VIII secolo e l’altra al XII, a diffondersi nell’Europa medievale e ad essere poi tradotte nei volgari europei. Le complesse vicende di trasmissione e rielaborazione del testo si ripercuotono inevitabilmente sulle versioni in inglese medio e la riconducibilità del contenuto all’uno o all’altro modello latino non è che il primo passo nello studio della tradizione della Capsula eburnea inglese. L’interesse di questo trattato risiede inoltre nelle scelte traduttive impiegate per rendere la terminologia medica latina, un esempio di quelle pratiche di rielaborazione linguistica e culturale che caratterizzano l’evoluzione della lingua inglese dal medioevo all’età moderna.
Sonia Colafrancesco è Dottore di Ricerca in Filologia Germanica dal 2016 e da allora collabora ai corsi di Filologia Germanica presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara dove si è formata. Qui, grazie a un assegno di ricerca, ha lavorato al progetto della Capsula Eburnea inglese medievale che costituisce il focus dei suoi interessi di ricerca. Oltre alla medicina medievale, i suoi studi si concentrano sul diritto germanico, con particolare riferimento ai Longobardi.