ISBN | 978-88-3613-528-8 |
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Numero in collana | 05 |
Sottocategoria | Filologia romanza, Testi letterari medievali |
Collana | Il cavaliere del leone. Nuova serie - ISSN 1724-8426 |
Autore | Andrea Fassò |
Pagine | VIII-332 |
Anno | 2025 |
In ristampa | No |
Filologia per la storia. Questo il filo conduttore dei dodici saggi, apparsi fra il 1979 e il 2012, che Andrea Fassò riunisce in questo volume. Punto di partenza è l’analisi minuziosa, fino alla pignoleria, di singole parole, frasi, versi; ma l’analisi sarebbe fine a sé stessa se non si proponesse l’obiettivo di giungere a una nuova visione dei fatti storici. A dispetto delle apparenze, le primissime attestazioni scritte dei volgari romanzi si prestano bene a questo scopo: condizioni necessarie per decifrarle sono la curiosità, la pazienza e soprattutto l’attenzione ai conti, magari minimi, che non tornano del tutto. Il fenomeno si ripete tuttavia anche per i testi dei secoli successivi (chansons de geste, liriche dei trovatori, opere di Dante), fino a una famosa e oscura terzina dell’ultimo canto della Divina Commedia. Si dice che il lavoro del filologo somigli a quello del detective; più modestamente, qui si tratta essenzialmente del lavoro di un enigmista che aspirerebbe a essere uno storico.
Andrea Fassò (Bologna 1945), laureato in glottologia a Bologna (Analisi fonematica della parola, poi parte del volume Celestino Guichardaz - Andrea Fassò, La parlata francoprovenzale di Cogne, 1974) ha insegnato filologia romanza nelle università di Cagliari e di Bologna fino al 2015. Ha pubblicato i Cantari d’Aspramonte fiorentini (1981); ha studiato gli antichi testi romanzi, le chansons de geste, la poesia occitanica, i romanzi di Chrétien de Troyes; ha tentato qualche approccio a Dante. Ha raccolto diversi saggi in Il sogno del cavaliere. Chrétien de Troyes e la regalità e Gioie cavalleresche. Barbarie e civiltà fra epica e lirica medievale (2003 e 2005). Alle traduzioni di chansons de geste (La canzone di Guglielmo, 1995; Raoul de Cambrai, 2023) si aggiunge contemporaneamente al presente volume la traduzione (presso l’editrice La Scuola di Pitagora di Napoli) di un’ampia scelta del Journal intime di Henri-Frédéric Amiel.