Itinerarium (1476-1479)

Curatore: Fabio Uliana
Autore: Alessandro Ariosto
Isbn: 978-88-7694-974-6
Collana: Oltramare
Non disponibile
Itinerarium (1476-1479)
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-7694-974-6
Numero in collana09
CollanaOltramare
AutoreAlessandro Ariosto
CuratoreFabio Uliana
Pagine644
Anno2007
In ristampaNo
DescrizioneItinerarium (1476-1479)
Sorretto da auctoritates quali Plinio, Diodoro Siculo, Mela, Solino, Lattanzio, Cipriano, e da autori più ‘moderni’ come Mandeville e Niccolò de’ Conti, l’Itinerarium di Alessandro Ariosto prende forma intorno a tre grandi blocchi narrativi: una prima parte incentrata principalmente sul viaggio verso la Terra Santa, su Gerusalemme e sui luoghi santi; una seconda che presenta il Mar Rosso, il Sinai e, più in generale, l’Egitto con i suoi mirabilia (il Nilo e le piramidi in particolare); una terza dove grande risalto hanno l’India e le terre dell’Oriente più remoto. Per accompagnare il lettore sulle vie di questa peregrinatio (non priva, com’è ovvio, di richiami vetero e neotestamentari) e per arrecare una maggiore voluptas alla narrazione, l’Ariosto si affida alla forma dialogica. Il ‘tu’ con il quale egli dialoga è il cugino arciprete Ludovico, erudito ed esperto dei misteri celesti e delle res humanae. Il dialogo tra Alessandro e il suo interlocutore valica i confini di un genere assai in voga nel Quattrocento, tanto da divenire una sorta di cornice entro cui trovano spazio la disamina giuridica, il trattato geografico ed etnografico, l’excursus storico, l’inserto agiografico, l’analisi teologica ed altre contaminazioni che rendono l’opera un interessante ibrido. Sono questi alcuni degli elementi con cui l’autore dà vita al suo Itinerarium, specchio dell’itinerarium di quella umanità colta che peregrina nei luoghi della fede sotto l’egida di irrinunciabili guide classiche.
Appartenente al ramo ferrarese della famiglia Ariosto, Alessandro fu studente di diritto civile nella città estense durante il magistero di Guarino Veronese; entrato nell’Ordine dei Minori Osservanti francescani, fu legato al convento di San Paolo in Monte di Bologna. Tra il 1463 e il 1466 fu in Palestina, dove tornò in qualità di commissario apostolico presso i Maroniti dal 1476 al 1479 (è a questo viaggio che dobbiamo l’Itinerarium). Dopo il rientro in Italia predicò la crociata nell’Emilia e nella Romagna, in particolare nelle diocesi di Rimini, di Cesena e di Forlì. L’ultimo dato certo sulla sua vita è costituito da una missiva, datata 5 giugno 1485 e scritta a Bologna, indirizzata ad un nipote per esortarlo agli studi. Ampia è la produzione di frate Alessandro. Tra le sue opere si ricordano, oltre all’Itinerarium, il De usuris, un trattato sull’usura e sull’istituzione dei Monti di Pietà, l’Enchiridion sive interrogatorium, una sorta di manuale destinato a fornire ai confessori un valido ausilio per la cura delle anime, la Serena conscientia, un trattato sulla regola francescana organizzato in quaestiones, e la Topographia Terre Promissionis, testo che nasce a seguito della sua prima permanenza in Terra Santa.