Ingrao e gli ingraiani nel PCI, da Budapest a Praga (1956-1968)
ISBN | 978-88-6274-357-0 |
---|---|
Numero in collana | 103 |
Collana | Studi e ricerche / ISSN 2723-8954 |
Autore | Antonietta Gilda Paolino |
Pagine | 268 |
Anno | 2012 |
In ristampa | No |
Descrizione | Ingrao e gli ingraiani nel PCI, da Budapest a Praga (1956-1968) |
Introduzione ● 1° Capitolo Le sinistre nel comunismo italiano: da Bordiga a Secchia ● 3° Capitolo Gli ultimi anni di Togliatti e le anime del PCI ● 4° Capitolo Da Longo a Berlinguer: gli anni difficili ● Bibliografia ● Fondi archivistici
Nasceva in quel frangente una nuova sinistra comunista italiana, sviluppatasi intorno alla riflessione di Pietro Ingrao, soprattutto nel periodo che andava dai fatti d'Ungheria e dal'VIII Congresso nazionale alle vicende di Praga del 1968: una fase relativamente breve, sebbene politicamente assai densa, poiché segnata da profonde trasformazioni del quadro politico e sociale che, tra le altre cose, alimentavano l'articolazione delle posizioni nel gruppo dirigente del partito comunista italiano, determinando una sempre più accentuata e diversificata dialettica.
Antonietta G. Paolino ha conseguito la laurea in Scienze Economiche e Sociali presso l'Università degli Studi del Molise nel 1998 e dal 2011 è dottore di ricerca in Storia della società italiana (XIVXX secolo). Nel 2007 ha pubblicato la monografia La provincia ritrovata. Terra di Lavoro, 1946-1948; nel 2008 il saggio Nelle retrovie casertane della linea Gustav (in L'Italia spezzata. Guerra e Linea Gu-stav in lolise, a cura di Giovanni Cerchia e Giuseppe Pardini, per “Meridione. Nord e Sud del Mondo”); nel 2011 Eva Kihn Amendola (in La amiglia Amendola, a cura di Giovanni Cerchia).
Prodotti correlati
Controlla gli articoli da aggiungere al carrello oppure