Ingenuitas
ISBN | 88-7694-465-6 |
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Numero in collana | 06 |
Collana | Collana del Dipartimento di Studi classici dall'antico al contemporaneo. Sezione di Storia |
Autore | Ulrico Agnati |
Pagine | 248 |
Anno | 2000 |
In ristampa | No |
Descrizione | Ingenuitas |
Introduzione • Due secoli di ingenuitas per exempla • I. Orazio e l’ingenuitas: una questione personale: 1. Dum ingenuus (Serm., 1, 6, 8) • 2. Un libertus ingenuus • 3. Tra i molteplici volti dell’ingenuitas • 4. Non ver lignaggio fa sangue, ma core • II. Petronio, l’athlon e l’ingenuitas negata: 1. Un problematico testimone dell’ingenuitas ai tempi di Nerone • 2. Auri sacra fames! • 3. L’athlon dell’ascesa sociale e giuridica • 4. Stupro ingenuus • 5. L’ingenuitas sulla nave di Lica e Trifena • 6. Ingenuae artes e arte della dissimulazione • 7. Realien, ‘realismo’ e vita di corte • 8. Il romanzo neroniano dell’ingenuitas negata • III. Divisio personarum. Marziale 3, 33 e Gaio 1, 9-12: 1. Ingenuam malo • 2. Termini ‘giuridici’ in Marziale 3, 33 • 3. Marziale testimone • 4. Gaio testimone • 5. Divisio personarum • 6. Marziale: cliens, civis, ingenuus • 7. Aspirazioni, realtà e dover essere • 8. Ultime osservazioni • Indice delle fonti antiche • Indice degli autori moderni
La distinzione secondo l’ingenuitas, ovvero tra liberi di nascita e non, configura una importante suddivisione interna al corpo civico romano. L’ingenuitas, oltre alla valenza giuridica, in forza di una serie di arricchimenti, contempla connotazioni etiche, estetiche e sociali, quali la raffinatezza dell’aspetto e dell’agire, l’elevatezza morale, la nobiltà interiore ed esteriore, il lignaggio. Tale polisemanticità non ha mancato di ingannare traduttori ed esegeti, come si rileva considerando un’antanaclasi nella Satira 1, 6 di Orazio. Oltre all’opera del poeta augusteo vengono analizzate nel presente volume, con l’intento di presentare una ricostruzione per exempla dell’ingenuitas nella società dei primi due secoli dell’epoca imperiale, le ricorrenze di tale concetto e dei connessi vocaboli in Petronio e Marziale, assunta come termine di confronto nella letteratura giuridica la divisio personarum di Gaio.
Ulrico Agnati (Padova, 1968), Dottore di Ricerca in Storia Antica, è Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università ‘G. D’Annunzio’ di Chieti e collabora con l’Istituto Italiano per la Storia della Legislazione di Roma. Si è interessato di storia sociale, economica e giuridica del mondo antico, di storia locale e di storia della storiografia, di epigrafia latina, dagli aspetti quantitativi alla pubblicazione di inediti, di storia contemporanea. Ha pubblicato, tra l’altro: Epigrafia, diritto e società (Como 1997) e Per la storia romana della provincia di Pesaro e Urbino (Roma 1999).