Il vuoto
ISBN | 978-88-6274-922-0 |
---|---|
Numero in collana | 10 |
Collana | La linea d'ombra Nuova Serie. Sezione seconda: narrativa |
Autore | Serena Penni |
Pagine | 184 |
Anno | 2019 |
In ristampa | Sì |
Descrizione | Il vuoto |
Una moglie. Un marito. Ilenia e Francesco. Due punti di vista su una stessa terribile vicenda. Ilenia, nella prima parte del libro, narra la propria storia, racconta di un’infanzia infelice vissuta in una famiglia borghese, di nuovi ricchi immobilizzati dalla paura di non essere all’altezza della propria classe sociale. «Eravate persone posate». Così descrive Ilenia i suoi genitori. «Posati a terra, non volavate mai eppure eravate sempre stanchi. [...] Non vi siete mai concessi una risata che venisse dal cuore». Francesco invece no, lui Ilenia l’aveva fatta ridere, solo una sera, ma tanto le era bastato a intravedere una via di fuga verso una felicità che si sarebbe ben presto rivelata ingannevole ed effimera. La solitudine di Ilenia, la sua tristezza, la sua malinconia si contrappongono alla vita sregolata e menzognera di Francesco, voce narrante della seconda parte del romanzo. Un uomo di umili origini, ambizioso ma perennemente insoddisfatto, che non ha saputo accontentarsi dei propri successi e che le continue frustrazioni autoinflitte hanno portato sull’orlo del baratro. Ilenia rappresenta ciò che Francesco non potrà mai essere: «il peso del suo giudizio l’ho sentito sin dal giorno in cui ci siamo conosciuti [...]. Ho lottato per anni per essere alla sua altezza, all’altezza di una donna che non amavo e da cui fuggivo». Il Vuoto è un romanzo che si svolge su piani narrativi differenti, che incrociano e sovrappongono i punti di vista dei due protagonisti, in un gioco di continui salti temporali che rendono la narrazione avvincente e suggestiva.
Serena Penni è nata a Firenze nel 1975 e attualmente insegna materie letterarie nella sua città. È autrice dei romanzi La stanza di ghiaccio (ETS, 2008) e Silenzio (Edizioni Pagliai, 2013), vincitore del bronzo al concorso letterario Firenze Europa nel 2013 e finalista al Premio Volterra nel 2014. Nel 2009 è apparsa la sua monografia «Beatrice Cenci» di Alberto Moravia (Edizioni dell’Orso, 2009). Ha scritto altresì saggi critici, racconti e testi teatrali usciti su riviste e antologie. Come studiosa si è occupata di narrativa italiana del Novecento, e in particolare di Alberto Moravia e di Goffredo Parise.