ISBN | 978-88-3613-425-0 |
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Numero in collana | 198 |
Sottocategoria | Letteratura italiana |
Collana | Fuori Collana |
Curatore | Alviera Bussotti, Silvia Tatti, Valeria Tavazzi |
Pagine | VIII-256 |
Anno | 2023 |
In ristampa | No |
Il volume raccoglie saggi che le amiche e gli amici, studiosi del Settecento e dintorni, hanno voluto dedicare a Beatrice Alfonzetti. Riprendendo temi, questioni e autori familiari alla studiosa, i contributi dialogano con la varietà e l’ampiezza di prospettive che contraddistinguono le sue indagini: dall’Arcadia al primo Ottocento, dai rapporti fra letteratura e politica alla funzione centrale della rappresentazione scenica. A questa poliedricità il titolo del volume, con i due poli, la scena e il mondo, vuole esplicitamente ricondursi, nell’intento di valorizzare con affetto e amicizia il percorso collettivo compiuto finora e rilanciare nuove occasioni di ricerca comune.
Alviera Bussotti insegna Letteratura italiana alla Sapienza. Le sue ricerche vertono in particolare sulla virtù e la letteratura italiana dal Settecento al primo Novecento, sulle accademie italiane sei-settecentesche e sui rapporti fra diplomazia e comunicazione letteraria nel XVIII secolo.
Silvia Tatti insegna Letteratura italiana alla Sapienza. Si è occupata dei principali autori del panorama letterario italiano soprattutto del Settecento e dell'Ottocento, di rapporti culturali tra Italia e Francia, di esilio, di letteratura teatrale e melodrammatica, di scrittura femminile.
Valeria Tavazzi insegna Letteratura italiana alla Sapienza. Nelle sue ricerche si è occupata di Carlo Goldoni, Pietro Chiari, Carlo Gozzi, di metateatralità, di romanzo, di letteratura femminile e degli intrecci fra letteratura ed eventi storico-politici nel Risorgimento.Il volume raccoglie saggi che le amiche e gli amici, studiosi del Settecento e dintorni, hanno voluto dedicare a Beatrice Alfonzetti. Riprendendo temi, questioni e autori familiari alla studiosa, i contributi dialogano con la varietà e l’ampiezza di prospettive che contraddistinguono le sue indagini: dall’Arcadia al primo Ottocento, dai rapporti fra letteratura e politica alla funzione centrale della rappresentazione scenica. A questa poliedricità il titolo del volume, con i due poli, la scena e il mondo, vuole esplicitamente ricondursi, nell’intento di valorizzare con affetto e amicizia il percorso collettivo compiuto finora e rilanciare nuove occasioni di ricerca comune.