Il riso e la pula

Vie di salvezza nello śivaismo del Kaśmir
Autore: Alberto Pelissero
Isbn: 88-7694-301-3
Collana: Asiatica / ISSN 2611-3724
Non disponibile
Quick Overview
Vie di salvezza nello śivaismo del Kaśmir
Il riso e la pula
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-301-3
Numero in collana01
CollanaAsiatica / ISSN 2611-3724
AutoreAlberto Pelissero
Pagine208
Anno1998
In ristampaNo
DescrizioneIl riso e la pula
Prefazione • Introduzione • Le scuole, i testi, gli studi Abhinavagupta e il Paramårthasåra Struttura del saggio • Capitolo Primo - I trentasei principi di realtà (tattva) Prakåça e vimarça • Capitolo Secondo - La dialettica delle tre maculazioni (mala) • Capitolo Terzo - Il riso e la pula: il karman nel Paramårthasåra • Capitolo Quarto - La gerarchia dei viventi • Appendice Il Paramårthasåra di Abhinavagupta • Bibliografia • Indici
La desolante percezione della vita come fonte di disagio trova espressione nella Prima Nobile Verità del buddismo ("tutto è dolore"), ma è tutt'altro che estranea al mondo indiano classico dello hindūismo. La liberazione da questo disagio esistenziale, cercata da questa visione del mondo attraverso i percorsi spirituali più disparati, non si configura, in una prospettiva non dualistica, come un processo graduale, al termine del quale sia possibile conseguire un risultato definitivo, ma piuttosto come il riconoscimento che in realtà l'uomo è già liberato, e per esserlo completamente gli manca solo la consapevolezza di tale condizione. Questo riconoscimento di una realtà di per sè evidente e manifesta, eppure drammaticamente nascosta agli occhi di tutti noi nel corso della nostra esperienza quotidiana, può essere facilitato. L'individuo, cioè, ha la possibilità di sbarazzarsi del dardello di meriti e demeriti (karman) che gravano la sua esistenza presente e condizionano quelle future. Egli può deporre questo fardello, con metodi che possono apparire inusuali; e proprio la metodologia che consente al devoto di liberarsi dalle proprie responsabilità karmiche costituisce l'oggetto principale di questo libro, , che dopo aver tratteggiato a grandi linee il complesso panorama dello śivaismo medievale, si concentra sulle cosiddette scuole kāśmīre, e in particolare sulla Paramārthasāra di Abhinavagupta (tradotto in Appendice), per individuare un percorso soteriologico sempre sospeso fra rituale e speculazione. Anche qui non si tratta di un processo graduale, bensì del puro e semplice riconoscimento che la responsabilità delle nostre azioni dipende esclusivamente dall'intenzionalità, in assenza della quale nessun atto da noi compiuto può condizionarci. Non è in fondo una cosa diversa dallo 'yoga dell'azione' insegnato dalla Bhagavadgītā. Ma in ambito śivaita il quadro si arricchisce, presentandoci una serie di tecniche meditative e di supporti iconografici che dovrebbero spianare il cammino all'iter spirituale del devoto.
Alberto Pelissero, laureato in Religioni e filosofie dell'India e dell'Estremo Oriente a Torino con Mario Piantelli, prosegue le proprie ricerche sotto la guida di Stefano Piano e dello stesso M. Piantelli. In volume ha pubblicato: "Tecniche indiane di divinazione" Torino 1991;"La saggezza delle selve" Parma 1991 "Insegnamenti del Buddha" Parma 1994; "Il segreto della Dea Tripurā" Torino 1995; "Arjuna e l'uomo della montagna" Torino 1997. È inoltre autore di contributi e miscellanee monografiche oltre che di articoli e recensioni apparsi su riviste specializzate come East and West e Rivista degli studi orientali.