Il museo dell'innocenza
ISBN | 978-88-6274-777-6 |
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Numero in collana | 18 |
Collana | I libri di "Levia Gravia" / ISSN 2611-5395 |
Autore | Monica Lanzillotta |
Pagine | XVI-1320 |
Anno | 2017 |
In ristampa | Sì |
Descrizione | Il museo dell'innocenza |
L’autrice attraversa la poliedrica personalità di Edoardo Calandra (1852-1911), pittore, illustratore di libri, archeologo, drammaturgo e scrittore, sullo sfondo del vivace clima culturale e politico che si apre con l’Unità d’Italia e si conclude nel 1911. Nell’attraversare l’intera produzione narrativa dello scrittore, dà conto dei rapporti che istituisce con l’ambiente artistico italiano fin de siècle, con la cultura subalpina e con quella francese, e dà ampio spazio alla geografia letteraria, perché lo scrittore-archeologo coltiva, quasi religiosamente, il culto del ‘vecchio Piemonte’ e può essere considerato l’iniziatore del mitico vagheggiamento di questa regione, che avrà illustri continuatori in Gozzano, Pavese e Soldati.
Monica Lanzillotta è ricercatrice di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria. Tra i libri pubblicati di recente si ricordano Cesare Pavese tra cinema e letteratura (2011), Giganti e cavalieri di strada. Altri libertini di Pier Vittorio Tondelli (2011), Vita e opere di Edoardo Calandra narrate da Cammillo Franco (2015); tra i saggi apparsi in rivista o in volumi collettanei, Gli svelamenti ironici di Dinner party di Pier Vittorio Tondelli (2012), «Molte cose sono mutate sui monti»: la hybris di Issione nella Nube pavesiana (2014), La tentazione del teatro. Lettere inedite di Edoardo Calandra a Federico De Roberto (2015) e L’ultima opera in versi di Sbarbaro: il Ciclope di Euripide (2017).