Il motivo della «Mesnie Hellequin» nella letteratura medievale
ISBN | 88-7694-519-9 |
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Numero in collana | 01 |
Collana | L'immagine riflessa - Quaderni Serie Monografica |
Autore | Margherita Lecco |
Pagine | VI-194 |
Anno | 2001 |
In ristampa | No |
Descrizione | Il motivo della «Mesnie Hellequin» nella letteratura medievale |
Il nome di Mesnie Hellequin è solo uno dei molti — Exercitus mortuorum, Chasse Sauvage, Corteo delle anime defunte, ecc. — con cui nella cultura folclorica europea medievale e moderna si designa il gruppo errante dei «morti senza riposo». Benché originate dall’osservazione di un caso particolare (il collegamento fra la MH e la presenza dei morti nello charivari del Roman de Fauvel, opera allegorica composta a Parigi nel 1310-22), le considerazioni qui esposte hanno per oggetto anche la definizione medievale dei racconti sulla MH. Essi compiono su un tracciato molto antico alcune modifiche derivate dalla narrativa religiosa alto-medievale (che parte dai Dialogi di Gregorio Magno, alla fine del VI sec.), regolata da precise direttive didattiche. Così il motivo della MH viene ad essere attivato in testi di forte impianto esemplare (in manuali di exempla veri e propri, in Cronache, in poemi allegorici o satirici), diffondendosi per diversi secoli nella letteratura medievale, e, tra l’altro, riaffiorando, in una versione “laica”, nei racconti su Hellequin “dio d’Amore”, che sono all’origine della novella decameroniana di Nastagio degli Onesti.
Margherita Lecco è ricercatore di Filologia Romanza presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Genova. Si occupa di letteratura medievale narrativa e satirica.