Il marciapiede lungo
ISBN | 978-88-6274-620-5 |
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Numero in collana | 08 |
Collana | La linea d'ombra Nuova Serie. Sezione seconda: narrativa |
Autore | Metello Venè |
Pagine | 216 |
Anno | 2015 |
In ristampa | No |
Descrizione | Il marciapiede lungo |
Un bambino di nove anni in preda a un capriccio isterico; il padre, separato dalla moglie, che cerca di consolarlo. Poi la frase, improvvisa, tagliente, che il piccolo sussurra tra le lacrime: “Voglio morire”. È un attimo. Il papà si specchia nel figlio, torna bambino, ripercorre d’un fiato profondi disagi che a propria volta ha vissuto: il difficile rapporto infantile con il padre Gian, il “Grande Giornalista”, vissuto all’insegna del distacco e della violenza psicologica in famiglia; l’adolescenza marchiata a fuoco dalla mancanza della figura paterna; la maturità, che proprio nel momento del riavvicinamento e della ritrovata armonia familiare si trova a fare i conti con un beffardo destino. Un viaggio nei ricordi e nelle emozioni per svelare i segreti della psicologia maschile e metterne a nudo vizi e debolezze, che sembrano trasmettersi inalterati di generazione in generazione. “Ti parlo, e mentre parlo scrivo, e tu quasi non te ne accorgi perché la tastiera del computer non fa rumore. Quando ero piccolo io il computer non esisteva: c’era la macchina per scrivere. La macchina per scrivere è un odioso oggetto dove i tasti li devi picchiare a fondo, con rabbia. La macchina per scrivere è un odioso oggetto che mi ha rubato il papà: ero convinto che volesse più bene a lei che a me. Per lei l’ho visto piangere. Su di lei l’ho sentito bestemmiare. Ci parlava, ci litigava, la batteva usando soltanto gli indici, i suoi duri indici senza unghie, al ritmo forsennato della mitragliatrice”.
Metello Venè (Milano, 1961), giornalista, ha cominciato l’attività poco più che ventenne scrivendo per il quotidiano “Il Giorno”. È stato per vari anni inviato speciale del mensile “Airone” e collaboratore di noti quotidiani e settimanali tra cui “Sette” del Corriere della Sera, “Il Foglio”, “D di Repubblica”, “Io Donna” e “Panorama”. Dal 2004 lavora stabilmente nella redazione del settimanale “Dipiù” occupandosi di cronaca, costume e attualità. Nel 1993 ha scritto il libro Attrazione bestiale (Sperling & Kupfer). Suo padre era lo scrittore e giornalista de “L’Europeo” Gian Franco Venè (1935-1992).