Il curioso impertinente fra Spagna e Italia

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978-88-6274-189-7
18,00 €
Autore: Iole Scamuzzi
Isbn: 978-88-6274-189-7
Collana: Medusa / ISSN 1723-4794
Il curioso impertinente fra Spagna e Italia
Maggiori Informazioni
ISBN978-88-6274-189-7
Numero in collana07
CollanaMedusa / ISSN 1723-4794
AutoreIole Scamuzzi
PagineXX-228
Anno2010
In ristampaNo
DescrizioneIl curioso impertinente fra Spagna e Italia
Introduzione ● Parte I: Francesco Bracciolini primo traduttore del Quijote ● Cap. I: Francesco Bracciolini ● Cap. II: Nel manoscritto ● Cap. III: Testi a fronte: Trascrizione del manoscrito N.A. 615 ● Parte II: la fortuna teatrale de El Curioso Impertinente ● Cap. I: Il Curioso impertinente nel teatro di Guillén de Castro ● Cap. II: L’Anselmo di Isurve e altri drammi curiosi ● Cap. III: Il Curioso Impertinente nell’opera buffa italiana ● Nota Conclusiva ● Bibliografia ● Indice dei nomi
La novella de El Curioso Impertinente, inserita ai capitoli XXXIII-XXXV della prima parte del Quijote, godette di una fortuna lunga e ricca quanto quella del romanzo, ma da esso del tutto indipendente. Attirò infatti su di sé l’attenzione dei lettori e dei critici fin dalla pubblicazione della prima parte dell’opera di Cervantes, ponendo problemi via via più complessi. Fra i primi ad apprezzare il racconto si trova il poligrafo pistoiese Francesco Bracciolini, che in anni precedenti alla prima traduzione ufficiale in lingua italiana del Quijote si cimentava nella traduzione della novella e ne offriva una breve imitazione nel decimo canto del suo poema La Roccella Espugnata (1631). Il lavoro del Bracciolini viene inserito nel più ampio contesto della circolazione della letteratura spagnola nelle accedemie italiane del tardo Cinquecento e primo Seicento. In ambito teatrale la novella diede luogo a numerose imitazioni, fra le quali la prima e più celebre è l’omonima commedia di Guillén de Castro. In Italia fu il teatro per musica del Settecento ad accogliere la trama cervantina, piegandola alle proprie esigenze sceniche e di genere.
Iole Scamuzzi è dottore di Ricerca in Letterature Comparate e assegnista di ricerca in Letteratura Spagnola presso il Dipartimento di Scienze Letterarie e Filologiche dell’Università degli Studi di Torino. Si occupa prevalentemente delle relazioni fra la letteratura spagnola e quella italiana nei secoli d’oro e nel Settecento. Ha studiato, fra l’altro, la fortuna di Cervantes nel melodramma Italiano, le imitazioni spagnole della Divina Commedia di Dante Alighieri fra XIV e XVII secolo e il tema dei due amici nella Galatea di Cervantes e nelle sue fonti italiane. In ambito novecentesco si è occupata del rapporto fra la poesia di Federico García Lorca e la musica sia classica sia flamenca.