Il culto della «Yoni» (Yonitantra)
ISBN | 978-88-6274-507-9 |
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Numero in collana | 15 |
Collana | Collana del Dipartimento di Studi Umanistici (StudiUm) Asia, Africa e Mediterraneo (Dost) Critical Studies / ISSN 2612-3037 |
Curatore | Antonio Maria Sacco |
Pagine | XVI-308 |
Anno | 2014 |
In ristampa | Sì |
Descrizione | Il culto della «Yoni» (Yonitantra) |
Foreword • The Italian Meetings of Afroasiatic Linguistics • Part 1. Sounds: O. Stolbova: Post-velars in Chadic: Internal Reconstruction and External Parallels. Part I. Chadic *ɣ- • A. Suzzi Valli: On the Lateral Fricatives in Maaka and Their Implications for the Phonology of the Bole-Tangale languages (West Chadic) • A. Levin: The Medial ’Imāla Vowel in the Old Arabic Dialects Described by Sībawayhi • C. Lux: Système phonologique du tetserret, langue berbère du Niger • G. Bertolotto: Acquisizione di fonemi estranei alla L1: il caso della consonante /p/ per gli studenti arabofoni che imparano l’italiano • Part 2. Words: V. Blažek: Cushitic Year • D. Calabro: The Etymology of the Northwest Semitic Roots Htp and nHt • M. Franci: Classi tipologiche nella toponomastica semitica nord-occidentale del terzo millennio a.C.: i dati dei testi di esecrazione egiziani • S. Loesov: A New Attempt at Reconstructing Proto-Aramaic. Part II: F. Aspesi: Un’ulteriore testimonianza nel lessico semitico nord-occidentale del sostrato “labirintico” egeo-cananaico: a proposito di grifoni e cherubini • S. Baldi: Ideophones in Hausa • P. Kirtchuk: Onomatopoeia and Phono-Iconicity in Hebrew in the framework of LUIT: Language – a Unified and Integrative Theory • Part 3. Sentences: A. Allati: La réorganisation de l’ergativité proto-berbère : de l’état à l’état / procès • G. F. Grassi: Analytical and synthetic genitive constructions in Epigraphic Middle Aramaic • K. Bouziani: Al-Khalil’s theory as presented by Abderrahmane Hadj Salah • G. C. Batic: Documenting Bure, a Chadic Language of Northern Nigeria: the Clause Structure • N. Chatar-Moumni: La préposition en du français comparée aux prépositions fi- et bi- de l’arabe marocain • O. O. Orkaydo: The Category of Number in Konso • A. Mahamat: Le mouvement du verbe et des auxiliares dans le système verbal en mˋpàdəˋ • Part 4. The Written Word: S. Caramello: Funny Inscriptions on Some Coffers of the Tomb of Kha • E. Guzzon: I coltivatori dei fiori di loto del tempio di Amon • S. I. M. Pratelli: Remarks on Linguistic and Philological scholia to the Prophets in Gregory Barhebraeus’ Storehouse of Mysteries • M. Moriggi: Hatra and Western Jazīrah: Some Remarks on the Epigraphic Evidence • M. Marrazza: Oppositions and Lexematic Functions of the Adjectives šmn, dšn and bry’ in the Lexical Fields of ‘Health’ and ‘Illness’ in Ancient Hebrew • A. Pecchioli: Tmwnh: God’s face? • B. Chiesa, M. L. Russo, C. Pilocane, and F. Bellino: Paul Ernst Kahle’s research seen through the documents in his archive: The KADMOS project
In ogni tempo e luogo l’uomo ha sempre avuto un’aspirazione unica: vincere la morte. Secondo lo Yonitantra, la liberazione è possibile solo con il culto della yoni (vulva) e il coito rituale, con la produzione, l’offerta, il consumo e l’unzione della sublime essenza (tattvam uttamam) data dalle secrezioni sessuali. Il rituale vuole valorizzare la vita umana nei suoi bisogni primari e più sensuali con l’impiego dei cinque elementi dell’adorazione tantrica e far capire la carica positiva insita in essi per il conseguimento della felicità. Esso sembra accessibile a tutti, invece è compiuto solo dai praticanti śākta più perseveranti nell’azione divina, “eroi” nel percorso spirituale, per i quali sia lo yoga sia il godimento sono mezzi interscambiabili per raggiungere la Realtà stessa. Lo Yonitantra è un testo breve ma significativo, perché illustra bene quale sia il percorso che l’uomo deve intraprendere per conseguire il successo. La perfezione è già possibile in questa vita con il culto della yoni della compagna rituale, immagine della Divinità. Ogni donna, specialmente di bassa casta e reietta, è omaggiata come Potenza, Colei da cui tutto è scaturito e in cui tutto confluisce. L’uomo non può che inchinarsi a tale mistero e cercare di immergervisi per annullare tempo, sofferenza, disagio esistenziale e perseguire con zelo il cammino di perfezione verso la Beatitudine infinita. Questo libro, ricco di note, propone la prima traduzione italiana dello Yonitantra, testo ritualistico del tantrismo dei Kaula, gli adoratori appartenenti alla “famiglia” di maestri degli iniziati al culto segreto della Dea.
Antonio Maria Sacco (Torino 1951) è docente di Lettere nella scuola secondaria. Nel 1976 ha partecipato alla spedizione alpinistica con il CAI, sezioni Torino e Uget, nel gruppo della Nandā Devī (Uttarāñcal, India). Nel 1982 si è laureato presso l’Università degli studi di Torino con una tesi sul santuario himālayano di Badrīnāth (relatore Mario Piantelli, docente di Religioni e Filosofie dell’India e dell’Estremo Oriente). Ha continuato gli studi indologici sotto la guida di Stefano Piano. Nel 1989 si è perfezionato in lingua tibetana con Erberto Lo Bue (diploma rilasciato dall’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente di Roma). Ha compiuto diversi viaggi in India e Nepāl. Tra i suoi articoli si segnalano Il Badarikāśramamāhātmya: continuità e attualità di un’antica tradizione sacra (“Annali”, Napoli, 1992) e Sherpa Funeral Ceremony (“Tibet Journal”, 1998).