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Poeta raffinato, maestro di retorica, cultore più d’ogni altro del topos della ‘morte per amore’: è questa l’immagine che di Roi Queimado hanno lasciato i suoi stessi ‘colleghi’ trobadores e che ha perdurato con una certa insistenza nella critica letteraria più e meno recente. Il suo canzoniere, elaborato attorno alla metà del XIII secolo, dimostra tutte le qualità di un trovatore perfettamente integrato nelle grandi linee tematiche e formali della tradizione galego-portoghese: la morte de amor, inserita nel più generale motivo della coita amorosa, e le sue più tipiche emanazioni, nel genere da lui più frequentato, la cantiga de amor; l’intrigante figura della fanciulla adirata con il proprio amante nelle cantigas de amigo; ma anche le aspre e divertenti satire a personaggi del suo tempo, non di rado costellati di arguzie retoriche e giochi di parole, che contraddistinguono le sue cantigas de escarnio e maldizer. Roi Queimado è un poeta completo, che possiede un perfetto dominio degli strumenti compositivi, tanto da saperli piegare a esigenze espressive capaci talvolta di oltrepassare la monotonia del codice cortese, dimostrando un’elevatissima consapevolezza delle proprie capacità artistiche. L’edizione critica e il commento dei suoi testi vogliono restituire a Queimado un ruolo di non poca importanza in quel cenacolo di poeti e intellettuali che costituì l’irripetibile avventura delle corti medievali dell’occidente iberico. Un ambiente in cui l’Autore, vero cantore del legame mai disciolto fra eros e thanatos, si erige a buon diritto come perfetto esemplare del più manierato stile del trobar.
Pilar Lorenzo Gradín è Professore ordinario di Filologia Romanza presso l’Università di Santiago di Compostella. Si occupa, in particolare, dello studio della lirica galego-portoghese da una prospettiva comparata e dell’edizione di testi trobadorici. Per le Edizioni dell’Orso ha curato l’edizione critica del canzoniere di Don Afonso Lopez de Baian (2008).
Simone Marcenaro è ricercatore nell’Università di Santiago di Compostella. Si occupa di lirica trobadorica e lirica italiana del Duecento. Per le Edizioni dell’Orso ha pubblicato il volume di cantigas galego-portoghesi Canti di scherno e maldicenza (2006) e la monografia L’equivocatio nella lirica galego-portoghese medievale (2010).
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