I mille nomi di Gaṇgā

Che i poteri effettivi e simbolici dell’acqua siano stati, e per molti versi continuino a essere, celebrati dall’umanità intera è un dato di fatto. Ciò vale, a maggior ragione, per l’India, la cui poderosa tradizione ha saputo conservarsi, imperturbabile, nel tempo. Ma dire ‘acqua’, per ogni hindû, è anzitutto dire Gange — Gaügâ — fiume sacro, benevola divinità, Brahman stesso in forma liquida. A questo eminente emblema della civiltà indiana il presente volume — con l’intento di comunicare e illustrare, una volta di più, la gloria di cui, da secoli, esso rifulge — propone un duplice approccio: da un lato narrando i miti che lo pongono in relazione con le principali figure divine hindû; dall’altro offrendo, per la prima volta in traduzione italiana, il Gaügâsahasranâmastotra — Inno dei mille nomi di Gaügâ — contenuto nello Skanda-purâãa, nonché (nella sua prima traduzione dal sanscrito) il commento di cui esso è corredato nelle fonti.