I diritti di chi non ha diritti
ISBN | 88-7694-191-6 |
---|---|
Numero in collana | 01 |
Collana | Diritti vecchi e nuovi. Materiali del Centro di Iniziativa per l'Europa |
Curatore | Ada Lonni |
Pagine | X-166 |
Anno | 1995 |
In ristampa | No |
Descrizione | I diritti di chi non ha diritti |
Il confronto fra diverse esperienze migratorie, passate e presenti, fra diritti concessi e diritti negati: è questo l’ambito in cui si muovono i saggi contenuti nel presente volume ed è questo terreno che rivela il vero volto di una società, il primo livello su cui si misurano la volontà e la possibilità di coesistenza tra etnie diverse, tra culture diverse, tra storie individuali e collettive diverse. I diritti nel paese di arrivo, ma anche i diritti nei paesi di emigrazione, quei diritti troppo spesso negati che sono la base degli attuali esodi, economici o politici che siano. Per tutti il Marocco, l’inquietante regime dove garanzie e arbitrii si confondono in un continuo rimaneggiamento di poteri, in un sapiente gioco di eccezioni e di privilegi, dove la repressione è continua, dove incombe il terrificante carcere di Tazmamart, da cui pochi prigionieri politici rinchiusi sono usciti. E così dal Marocco, come dagli altri paesi del sud povero del mondo, si parte, nella speranza di una quotidianità dignitosa in una società democratica, alla cui costruzione partecipare visibilmente e non solo lavorando nell’ombra, nella clandestinità. Ma troppo spesso l’emigrante approda in un ambiente ibrido, in cui dichiarazioni democratiche e garantiste non trovano corrispondenza nella pratica. Un ambiente, come quello italiano, dove è profondo il divario tra le aspirazioni e la loro realizzazione, tra affermazioni di principio e prassi, tra generici ideali e concrete difficoltà.