Genova in età giolittiana
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ISBN | 88-7694-241-6 |
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Numero in collana | 21 |
Collana | Studi e ricerche / ISSN 2723-8954 |
Autore | Giuseppe Barbalace |
Pagine | 148 |
Anno | 1996 |
In ristampa | No |
Descrizione | Genova in età giolittiana |
Per il porto di Genova, primo novecento, valgano i versi di Luigi Pulci ripresi dal "Morgante": 'IL mio nome è Margutte ed ebbi voglia, anch'io, d'esser gigante/ poi, mi pentii quando al mezzo fui giunto'. Si potrebbe anche dire: il gigante Morgante (Marsiglia, Amburgo, Rotterdam) e il mezzo gigante Margutte (Genova). Latitante , nella Genova dell'età giolittiana, è una moderna culturale imprenditoriale. Formazione e conoscenza, intelligenza dei fenomeni su cui operare, sono irrinunciabile obiettivi se si vuole navigare nel mercato. Con le amministrative parziali del giugno 1902 la minoranza consiliare contrasta la disinvolta procedura di approvare le delibere municipali senza sostanziali discussioni e perle procedurali. In quella minoranza debutta il consigliere avv. Luigi Murialdi, promotore della nascita del quotidiano Il Lavoro. A Murialdi si deve il primo regolamento scritto, 31 marzo 1902, per gli addetti al carico-scarico dei carboni. L'organizzazione cooperativa dei carbonin, sostenuta con percentuali di quote salariali, cerca una chiave di lettura dei processi economici. Il successivo Istituto ligure di credito operaio e la cooperativa case popolari si muovono in questa prospettiva. La 'cultura del governo' di Murialdi viene espressa nella veste di componente del Consiglio superiore del lavoro e di pro-sindaco di Sampierdarena. In tema di diritto del lavoro, Murialdi impersona il contrattualismo riformista. All'elaborazione teoica della dottrina giuridica, Murialdi fa seguire la normativa dei primi contratti collettivi (ad esempio, Italia- Fiom). Al pari del prof. Giovanni Montemartini, l'avv. Murialdi guarda alla FRancia di A. Millerand e J. Jaurès, agli Stati Uniti, al Federal Department of Labor, ai riformatori del Wisconsin, alla legislazione sociale della New Zeland. Significa anche aprirsi ai ceti medi della città stabilendo alleanze di governo municipale tramite i blocchi popolari. Deputato di Acqui, nel 1913, e di Alessandria, nel 1919, Murialdi ricopre l'incarico di sottosegretario di Stato per gli approvvigionamenti ed i consumi alimentari nel primo gabinetto Nitti.
Giuseppe Barbalace, Univ. Roma III, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dip. studi storici, Storia contemporanea. Tra le sue pubblicazioni: "Riforme e governo municipale a Roma in età giolittiana", Ed. Liguori, Napoli, 1994 (con particolare riferimento a G. Montemartini, I. Bonomi. T. Rossi Doria, M. Ruini).
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