Francesco De Sanctis a Torino da esule a ministro
ISBN | 978-88-6274-585-7 |
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Numero in collana | 02 |
Collana | Terre di confine / ISSN 2612-517X |
Curatore | Clara Allasia e Laura Nay |
Pagine | X-202 |
Anno | 2015 |
In ristampa | No |
Descrizione | Francesco De Sanctis a Torino da esule a ministro |
Se il primo periodo torinese di Francesco De Sanctis è denso di studi e di lavori critici, il secondo è connotato da un intenso e pressoché esclusivo impegno politico che, verso la fine, intorno appunto allo spostamento della capitale, s’intreccia a una vigorosa ripresa della scrittura, nel nome di un’inedita urgenza polemica che si riverserà anche nelle opere più ampie e meditate come la successiva Storia della letteratura italiana. Il volume si snoda attraverso la contestualizzazione della Storia e dell’insegnamento desanctisiano nella tradizione critica e universitaria italiana (Anselmi); la svolta desanctisiana dei difficilissimi anni Sessanta e il tentativo di costruire un nuovo modello politico attraverso un rinnovamento della democrazia italiana postunitaria (Iermano); la ricerca di una patria moderna da parte dell’esule delle lotte risorgimentali e dello studioso di Dante, che propone nella Storia una moderna idea di italianità (Sabbatino); l’analisi della recezione di De Sanctis da parte del maestro torinese Umberto Cosmo nell’intreccio fra passione letteraria e antifascismo (Allasia); la delineazione del rapporto fra letteratura e impegno come emerge negli anni dell’esilio fra ridimensionamento dell’hegelismo e centralità di Leopardi (D’Elia); l’indagine dell’avvicinamento di De Sanctis a Zola e del suo incontro con le scienze naturali, dagli interessi medici della giovinezza al pronto accoglimento delle teorie darwiniane negli ultimi, proficui anni della sua vita (Nay); la scoperta della modernità di Racine, del suo contributo alla nascita dell’Io moderno nel saggio sulla Fedra (Neppi); le considerazioni sulla necessità intellettuale e morale di ripensare a De Sanctis (Ficara); l’individuazione di carte d’archivio sul De Sanctis ministro e sugli interessi accademici di Graf e Cosmo per la sua opera (Novaria). Con questa raccolta di saggi si vuole contribuire a restituire De Sanctis a se stesso, che è il modo migliore per consegnarlo al nostro tempo.
Clara Allasia è ricercatore di Letteratura Italiana presso l’Università di Torino. Si è occupata della scuola storica (L’idea concubina. Le tentazioni di un intellettuale fin de siècle, 2012), dei suoi rapporti con Benedetto Croce (Lettere a Procaria; Carteggio Croce-Cian, entrambi del 2010) e della generazione successiva, proponendo una nuova edizione della Storia delle storie letterarie di Giovanni Getto (2010). Di Arturo Graf ha curato le Lettere a Vittorio Cian (1996), la raccolta di scritti dispersi Arturo Graf militante (1998) e, con Walter Meliga, Miti, leggende e superstizioni del Medio Evo (2002). Fa parte del Comitato scientifico della rivista «Studi Desanctisiani» e della Redazione della rivista «Levia Gravia»; condirige la collana Gli Arsilli. Laura Nay è professore associato di Letteratura Italiana presso l’Università di Torino. Al centro della sua ricerca vi sono il rapporto tra letteratura e scienza e quello fra letteratura e storia. Seguendo la prima linea di studio ha recentemente pubblicato per le Edizioni dell’Orso «Anime portentosamente multiple». Le strade dell’io nella narrativa moderna (2012) e ha curato l’edizione di Piero Giacosa, Specchi dell’enigma e altre novelle (2012), mentre al rapporto tra letteratura e storia è dedicato il saggio «Eretici» e garibaldini. Il sogno dell’unità (2012). Condirige la collana Gli Arsilli e fa parte della Redazione della rivista «Levia Gravia».