ISBN | 978-88-3613-346-8 |
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Numero in collana | 02 |
Sottocategoria | Storia medioevale |
Collana | Medievalismi / ISSN 2724-6426 |
Curatore | Roberta Capelli |
Pagine | 468 |
Anno | 2023 |
In ristampa | No |
Parlare di Medioevo, oggi, va di moda: ma cos’è il Medioevo? Sono i famigerati Secoli Bui disprezzati dal Rinascimento e i terribili siècles barbares aborriti dall’Illuminismo, oppure è una mistificazione del Romanticismo, l’utopia di una cristianità unificante che guida lo spirito dei popoli e le nascenti nazioni? Di fronte all’aporia di questo Medioevo al singolare e alla sua rappresentazione monolitica, oggi si parla di Medioevi al plurale, per dare conto delle differenze locali, in sincronia e in diacronia, e su scala mondiale. Di conseguenza, si parla anche di Medievalismi plurali, sia per indicare le attualizzazioni creative dei secoli successivi, sia per indicare le correlate pratiche ermeneutiche della comunità scientifica. E, tuttavia, la fenomenologia del revivalismo medievaleggiante sfugge ai tentativi di classificazione degli studi medievalistici, disciplina trasversale, ancora poco riconosciuta all’interno di aree tematiche che pure ne condividono metodologia e oggetto della ricerca, che indaga il Medioevo nei suoi rapporti con la realtà storica propriamente detta medievale, con la realtà metastorica post-medievale e con la rappresentazione post-medievale della realtà storica medievale.
Questo volume è un lavoro di intersezione tra discipline molto diverse tra loro e specializzazioni anche distanti le une dalle altre, raccolte attorno ad un’idea generale che è appunto quella della fortuna del Medioevo nelle epoche seguenti, o meglio, delle fortune, anche in questo caso al plurale, per sottolineare sia la non linearità dei processi di riscoperta del passato medievale, sia la varietà dei modi e dei campi nei quali i fenomeni di medievalismo si manifestano. I venti saggi di questa collettanea rispecchiano l’esigenza di allargare la rete delle collaborazioni e degli scambi scientifici in direzioni in parte nuove e con una formula mista nuova nel panorama italiano, per il ventaglio di competenze coinvolte, dimostrando come il confronto tra le nostre scuole e metodologie di ricerca possa apportare elementi di originalità al dibattito internazionale.
Roberta Capelli insegna Filologia e linguistica romanza all’Università di Trento. Specialista di lirica delle Origini ed ecdotica dei canzonieri, i suoi lavori riguardano la tradizione manoscritta e poetica in ambito galloromanzo, italiano e iberico. Ha dedicato numerosi studi alla produzione allegorica in antico e medio-francese, soprattutto le moralizzazioni di materia ovidiana e i bestiari. Un filone importante delle sue ricerche verte sulla ricezione del Medioevo nei secoli successivi, in particolare il neotrobadorismo europeo e il medievalismo nell’opera di Ezra Pound.