Sulle fonti italiane de "La Galatea" di Cervantes
ISBN | 978-88-6274-663-2 |
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Numero in collana | 02 |
Collana | Bibliotheca Iberica / ISSN 2611-5727 |
Autore | Valerio Nardoni |
Pagine | IV-284 |
Anno | 2016 |
In ristampa | No |
Descrizione | Sulle fonti italiane de "La Galatea" di Cervantes |
La Galatea (1585), opera prima di Miguel de Cervantes, rappresenta un laboratorio imprescindibile nell'elaborazione di quello che sarà il capolavoro assoluto di questo grande autore. Trattandosi di un romanzo pastorale, il tessuto del testo accoglie una molteplicità di generi letterari che si intrecciano e dialogano fra loro, dalla poesia alla prosa, dal trattato all'invettiva, dalla lettera al teatro. Nella complessa elaborazione dell’opera, in più occasioni Cervantes si serve di materiali provenienti dall'Italia, che rielabora per inserirli nel nuovo contesto. Il confronto con le fonti originali (laddove sia stato possibile rintracciarle) può dunque portarci all'interno del laboratorio di Cervantes, mostrandoci alcuni aspetti che possono far luce sull'opera e sulla sua scrittura. Nei tre capitoli che compongono il volume, viene analizzato l’impiego di alcuni stilemi petrarcheschi in funzione narrativa, profilato uno schema completo delle imitazioni provenienti dalla trattatistica (individuando una nuova fonte oltre a quelle già note di Bembo ed Equicola) e proposto un quadro di relazioni con la novellistica italiana, che porta a una riflessione generale sull'architettura globale de La Galatea, che si conclude con un inedito contatto con il Quijote. Come si legge nella prefazione, La Galatea è un testo che viene qui “ispezionato nelle sue acrobatiche relazioni con la gamma dei referenti diacronicamente o sincronicamente acclimatati all’interno del romanzo”.