Ermeneutica della libertà religiosa e ontologia dell'inesauribile
ISBN | 978-88-6274-622-9 |
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Numero in collana | 11 |
Collana | Etica ed ermeneutica |
Autore | Ivano Tonelli |
Pagine | VIII-164 |
Anno | 2015 |
In ristampa | No |
Descrizione | Ermeneutica della libertà religiosa e ontologia dell'inesauribile |
Il presente volume rielabora e approfondisce alcuni studi che l’autore ha dedicato a Spinoza e ad alcuni importanti filosofi della religione italiani, il giurista Francesco Ruffini e i filosofi Piero Martinetti e Giovanni Moretto. L’originaria visione concettuale della sostanza infinita viene considerata come la risposta filosofica ai processi di separazione, esclusione, violenza mimetica propri delle religioni confessionali. La radicale demitizzazione a cui Spinoza sottoponeva le religioni abramitiche — secondo le preziose indicazioni di Karl Jaspers e di Martinetti — può essere intesa come una “traduzione” filosofica delle categorie religiose, una traduzione che ha operato una liberazione dalla loro gabbia confessionale. Lo stesso Nietzsche, dubitando per un attimo della propria “amicizia stellare” con il filosofo olandese, aveva parlato di una metamorfosi dell’“antico Dio” e proprio tale intuizione aveva ispirato Jaspers nel rintracciare una radice biblica, ovvero l’assoluto divieto di rappresentazioni antropomorfiche del divino, l’origine della metafisica spinoziana. Sia il filosofo tedesco sia Martinetti, in riferimento alla loro ontologia dell’inesauribile, avevano individuato nel concetto di causa sui e nella priorità ontologica della sostanza rispetto agli attributi e ai modi, una sorta di “aura apofatica”, di tensione mistica che non prendeva congedo dal mondo. L’inesauribile slancio metafisico religioso, assicurato dalla priorità ontologica della sostanza infinita, ovvero da una Trascendenza immanente emendata dai pericoli dell’eteronomo e del volontarismo teologico, affermava così la natura sempre relativa del simbolo religioso ma ne impediva anche la possibile liquidazione nella totalità oggettiva di un irraggiungibile sapere assoluto. Le istanze neoplatoniche e mistiche orientavano così la critica religiosa non in direzione di una autonoma demitizzazione senza resti ma all’interno del discorso teologico, illuminando anche il nodo che legava l’origine del “pensiero religioso liberale” alla teologia negativa e alla mistica spiritualistica.
Ivano Tonelli ha pubblicato nel 2003, presso le Edizioni dell’Orso, il volume La ferita non chiusa. La ricezione ebraica di Spinoza nel Novecento, e nel 2010, presso Il Melangolo, il volume Metamorfosi dell’indistruttibile. La dimensione del sacro nell’opera di Franz Kafka. Attualmente insegna nei licei.