Epistole a Melchisedek
ISBN | 88-7694-957-7 |
---|---|
Numero in collana | 07 |
Collana | Millennium / ISSN 2037-979X |
Autore | Massimo Planude |
Curatore | Giuseppe Pascale |
Pagine | IV-100 |
Anno | 2007 |
In ristampa | No |
Descrizione | Epistole a Melchisedek |
Pressoché negli anni in cui Dante era nel pieno dell’attività, a Costantinopoli un gruppo di intellettuali continuava ad adoperarsi per salvaguardare i testi della classicità greca. Questi uomini, oltre che raffinati studiosi, erano spesso scrittori particolarmente dotati: le epistole di uno dei filologi più eclettici e sensibili, il monaco Massimo Planude, costituiscono un documento molto significativo e caratteristico della letteratura bizantina tra i secoli XIII e XIV. In un greco straordinariamente vicino a quello dei modelli antichi l’autore trasfonde una grande ricchezza umana e culturale, e ci svela molteplici aspetti di un mondo affascinante quanto inedito, con tutti i suoi limiti e le sue grandezze: come quando lamenta la scarsa tutela del “bene culturale” o deplora l’inquinamento acustico di Costantinopoli, o quando si sofferma sulle contraddizioni della vita monastica, o indugia a riflettere (molto laicamente) sulla morte, o ancora ci fa partecipi di un’inesausta passione per l’insegnamento e di un amore sconfinato per i libri. Sicché alla fine, mentre gustiamo divertiti la descrizione di un vero e proprio “assalto” militare alle nespole, ci capita forse di cogliere la cifra intima di una civiltà che probabilmente non sapeva ridere, ma amava sorridere con eleganza e ironico garbo, anche di sé stessa.
Giuseppe Pascale si è laureato in Filologia bizantina all’Università Cattolica di Milano con una tesi sulle epistole di Massimo Planude. Attualmente è dottorando di ricerca presso il Dipartimento di Studi sul Mondo Antico dell’Università di Roma Tre, e sta curando l’edizione critica dell’Oratio IV di Temistio.