Endimione
ISBN | 978-88-6274-345-7 |
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Numero in collana | 14 |
Collana | Manierismo e Barocco / ISSN 1724-8558 |
Autore | Alesandro Guidi |
Curatore | Valentino Gallo |
Pagine | 140 |
Anno | 2012 |
In ristampa | No |
Descrizione | Endimione |
Introduzione ● 1. I due Endimione: le ragioni di un’edizione ● 2. La genesi del testo ● 3. Cinzia ed Endimione: un mito cristiniano ● 4. L’Endimione: dalla tragedia al melodramma ● 5. Una poesia per musica ● 6. Dalla favola per musica alla favola pastorale ● 7. Gli inserti cristiniani ● Nota al testo: 1. I testimoni ● 2. La prima redazione: A1 ● 3. La seconda redazione manoscritta: A2 ● 4. La princeps: K ● 5. L’edizione di Amsterdam: S ● 6. La stampa parmense: P ● 7. Le Rime del 1704: R ● 8. Le altre edizioni settecentesche ● 9. La tradizione del testo tra Otto e Novecento ● 10. La presente edizione ● L’Endimione (secondo la princeps romana) ● L’Endimione. Favola boschereccia d’Erilo Cleoneo (secondo il ms. 1 dell’Arcadia) ● Apparato ● Commento ● Tavola metrica ● Appendice ● Indice dei nomi
Favola pastorale o dramma per musica? Primo frutto dell’Accademia dell’Arcadia o ultimo bagliore del circolo di Cristina di Svezia? Opera di Alessandro Guidi o dell’interazione di diverse intelligenze creatrici? Testo che chiude una stagione della nostra letteratura o che inaugura un nuovo secolo? L’Endimione di Alessandro Guidi è adesso chiamato a rispondere a questi e ad altri interrogativi, cui l’edizione della duplice redazione (quella testimoniata dalla princeps e quella del manoscritto arcadico) offre finalmente sufficiente materiale documentario per formulare convincenti risposte. L’opera di Guidi si rivela, a poco a poco, come il risultato dell’incontro tra la creatività e la storia intellettuale di Cristina e l’ambizione di un poeta disposto a dismettere l’abito da seicentista per interpretare una poetica nuova, basata sullo studio analitico delle passioni, su un’apertura alla cultura francese, sulla riscoperta dell’antico e la ricerca scomposta di un pubblico moderno.
Valentina Gallo lavora presso il Dipartimento di Discipline linguistiche, comunicative e dello Spettacolo dell’Università di Padova, dove ha svolto ricerche sulla letteratura italiana dei secoli XVI-XIX, riservando una cura particolare alle dinamiche tra poetiche e testualità (letteratura sacra, tradizione del sublime, metrica e versificazione), ai momenti fondativi del teatro italiano (la tragedia del Cinquecento e la commedia del Settecento), nonché agli autori del pieno Settecento (Conti, Goldoni, Cesarotti e Alfieri) e dell’Ottocento (Carducci). Di recente, si è occupata della cultura romana di fine Sei e inizio Settecento, guardando soprattutto all’ambiente cristiniano e alla teorizzazione di G.V. Gravina.