El narrador y el personaje
ISBN | 88-7694-548-2 |
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Numero in collana | 08 |
Collana | Letteratura e letterarietà |
Autore | Maria Rosso Gallo |
Pagine | 244 |
Anno | 2001 |
In ristampa | No |
Descrizione | El narrador y el personaje |
In questo libro si propone un itinerario attraverso il mondo narrativo di Clarín, contemplato da diverse angolazioni prospettiche, reciprocamente complementari. Dopo aver presentato un possibile ordinamento dei racconti basato sulla loro organizzazione strutturale, l’analisi si estende ai due romanzi, dal vasto affresco di La Regenta, che presenta l’individuo immerso in ampie trame sociali, alla progressiva interiorizzazione di Su único hijo, dove la realtà esterna viene filtrata attraverso la coscienza del protagonista. Centrale è lo studio dei rapporti fra il narratore, i personaggi e il narratario, in particolare dei meccanismi che attivano la funzione ideologica, suscitando una reazione di empatia o di discrepanza nei confronti degli attanti e orientando la ricezione del messaggio. Il capitolo conclusivo è dedicato ai legami dei mondi narrativi di Clarín con il paradigma di realtà; dall’analisi dei racconti in cui si infrangono i canoni realistici, emerge come Clarín, lungi dall’abbandonare il suo proposito di «crítica higiénica», mantenga sempre fisso lo sguardo su qualche aspetto della realtà, contemplandola criticamente da insolite prospettive.
Maria Rosso Gallo, dopo essere stata ricercatrice all’Università di Torino, è attualmente professore ordinario di Lingua e letteratura spagnola presso la Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Cagliari. Si è occupata prevalentemente di poesia dei Secoli d’Oro (dedicandosi a autori come Garcilaso, Acuña, Góngora e Quevedo, all’analisi di rapporti intertestuali e allo studio di particolari motivi, come il fiume confidente, la scritta sulla corteccia, il pittore temerario, ecc.), della Generazione del 27 (in particolare Salinas, Lorca e Cernuda) e della narrativa di Clarín. Ha pubblicato un’edizione critica delle opere di Garcilaso de la Vega presso la Real Academia Española (Madrid 1990) e, fra altri lavori monografici, uno studio su Luis Cernuda (La voce, l’eco, il silenzio, Torino 1994). Come traduttrice, ha curato una versione italiana del Buscón di Quevedo (L’imbroglione, Venezia 1992).