Egemonia di terra ed egemonia di mare

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88-7694-438-9
18,00 €
Tracce del dibattito nella storiografia tra V e IV sec. a.C.
Autore: Emma Luppino-Manes
Isbn: 88-7694-438-9
Collana: Collana del Dipartimento di Studi classici dall'antico al contemporaneo. Sezione di Storia
Quick Overview
Tracce del dibattito nella storiografia tra V e IV sec. a.C.
Egemonia di terra ed egemonia di mare
Maggiori Informazioni
ISBN88-7694-438-9
Numero in collana04
CollanaCollana del Dipartimento di Studi classici dall'antico al contemporaneo. Sezione di Storia
AutoreEmma Luppino-Manes
Pagine216
Anno2000
In ristampaNo
DescrizioneEgemonia di terra ed egemonia di mare
Introduzione • Capitolo I - Potenza dì terra e potenza di mare • Capitolo II - Il discorso dei giovani a Sparta in Diod. XI50 • Capitolo III -
Lo sguardo di Senofonte (skeyiz) sullo scenario rovinoso del dopo-Leuttra, la sua proposta di rinnovare una coesione spaccata tra Sparta e Atene suscitano il desiderio di scoprire altri scenari per verificare alcune ricorrenze costanti, formule più o meno utili, più o meno vuote, che animano il dibattito sempre vivo nel mondo greco tra V e IV sec. a.C., intorno al problema dell’egemonia, pretesa alla guida dei Greci da parte di poli di forza prevalenti o, più tardi, solo strumento di convivenza o di sopravvivenza rispetto a continue occasioni di disgregazione suscitate all’interno e all’esterno del mondo greco. Attraverso le parole di tre personaggi spartani, una riflessione sulla divisione dell’egemonia (terra-mare) illumina alcuni momenti salienti del dibattito in cui si evoca spesso un bipolarismo solo virtuale. «Un confronto di tipo plutarcheo tra i Lacedemonii e i loro alleati e gli Ateniesi e i loro alleati sarebbe più fuorviante che utile, perché contribuirebbe a perpetuare il mito secondo cui la Grecia classica si sarebbe polarizzata politicamente intorno a questi due raggruppamenti. Sotto molti importanti punti di vista, le cose non andarono così. I due raggruppamenti citati rappresentano piuttosto due esempi, tra molti, delle risposte che i microstati greci, inserendosi, a partire dal tardo VI sec., nel corso principale della politica del Mediterraneo orientale, cercarono di dare ai problemi posti dalla necessità di creare organismi politico-militari di proporzioni molto più vaste rispetto alle minuscole dimensioni del distretto o della polis tipici» (J. K. Davies, Sparta e l’area peloponnesiaca, Atene e il dominio del mare, I Greci 2, II, Torino 1997, pp. 109-161).
Emma Luppino-Manes è docente incaricata di Storia della Storiografia greca presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti. Si è interessata di aspetti istituzionali dell’Atene di V sec. a. C., della Costituzione spartana e del re spartano Agesilao; ha studiato il contesto degli ultimi anni della guerra del Peloponneso attraverso la figura di Alcibialde e si è occupata, in modo ricorrente, della storiografia senofontea e della biografia plutarchea. In questi ultimi anni ha pubblicato un commento storico della Costituzione degli Spartani e dell’Agesilao (Rizzoli) e ha curato una miscellanea su Aspirazione al consenso e azione politica: il caso di Alcibialde (Edizioni dell’Orso, Alessandria).